di ROCIOLA Savio
In un mondo talvolta pieno di tristezza, brutte notizie, dolore, sofferenze, c’è chi tra noi porta una luce di speranza, di sorriso, di amore.
Sotto l’inno del “il SI è un gesto d’amore” o “il SI è un percorso”, troviamo a Barletta, tra tanti volontari, una donna forte che ha reso la sua vita, da sempre, un vero e proprio dono e simbolo di amore nei confronti del prossimo, l’ex infermiera barlettana Maria Mennuni, da tutti conosciuta e chiamata “zia Maria”. Lei oltre ai suoi ruoli nell’AVIS e nell’UNITALSI, da tempo come volontaria e da qualche giorno come Presidente della sezione di Barletta per il quadriennio 2024/2028, aggiunge nella sua valigia, l’AIDO, l’Associazione Italiana per la Donazione di Organi, Tessuti e Cellule, portando avanti nel territorio una campagna iniziata nel 1973 (anno di fondazione dell’AIDO), sensibilizzando i cittadini a una donazione volontaria, post mortem, anonima e gratuita di organi, tessuti e cellule a scopo di trapianto terapeutico.
Insieme all’instancabile bene per il prossimo dimostrato nel corso degli anni nel suo percorso professionale e di volontariato, si aggiunge questo nuovo incarico dalla triplice mission: la promozione nel territorio della cultura della donazione di organi, tessuti e cellule, in base al principio della solidarietà sociale; la promozione della conoscenza di stili di vita atti a prevenire l’insorgere di patologie; e la raccolta di dichiarazioni di volontà favorevoli alla donazione, dato che a mancanza di consapevolezza è uno dei principali ostacoli alla donazione di organi.
“Doniamo, donate, dite il vostro sì di amore” ha dichiarato “Zia Maria”, rivolgendo un vero e proprio appello di sensibilizzazione, affinchè si possa donare la speranza di un futuro migliore per chi attende, dimostrando che, anche dopo la morte, è possibile donare vita. È essenziale coinvolgere la società al dialogo sulla donazione di organi, creando una cultura che valorizzi e promuova questo gesto di solidarietà. Se questo non è amore per il prossimo e inno alla vita, cosa altro può essere?
Savio Rociola
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