di Rociola Savio
Forse è Via Vittorio Veneto e dintorni a Barletta che porta “sfortuna”, oppure non trovo la maniera di come altro poterla definire. Ancora una volta, ritardi annunciati per la consegna del sottopasso di via Andria.
Dopo numerosi proclami su presunte date di fine lavori, fornite in più fasi dal Primo cittadino Cannito, un’altra sorpresa ha bussato alla porta. Stavolta si può veramente dire che oltre alla luce in fondo al tunnel, manca anche quella nel tunnel! L’assenza della progettazione dell’impianto di pubblica illuminazione del sottopasso è ciò che ha regalato l’ennesimo slittamento di tempistiche a… “data da destinarsi” probabilmente. Quattro anni e mezzo di continui ritardi e pasticci che portano solo a constatare un grave malfunzionamento di un “macchinario”, a quanto pare messo in piedi da politica e burocrazia, che sta regalando disagi con gravi ricadute economiche e sociali ai cittadini. Giustamente uno si chiederà come si può accettare e far partire dei lavori, con dei problemi già nel progetto (in questo caso assenza dell’impianto di illuminazione), la risposta arriva direttamente da Corso Vittorio Emanuele, con il primo cittadino che ha definito il tutto come una “sorpresa”.
Sorpresa o no, i problemi ci sono e non si può essere “sorpresi” da una notizia così sconcertante, che sottolinea solo una gestione approssimativa della realizzazione di un’infrastruttura così importante, quanto fondamentale per tutta la città di Barletta, ma anche per i residenti che continuano a vivere “imprigionati”, fino ad arrivare alla questione della viabilità che, riversandosi tutta in alcune zone della città, è diventata insostenibile (Via Alvisi). “Bisogna impegnarsi per superare questa situazione e dare finalmente ai cittadini risposte concrete e risolutive”, hanno riferito alcuni gruppi politici.
Savio Rociola
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