Biden si è detto pronto a rispondere agli Houthi se “continueranno questo comportamento vergognoso”. Raid su 60 obiettivi, nel mirino le postazioni dei miliziani filo-iraniani. Tajani ricorda che “l’Italia non può partecipare a missioni di guerra” se non c’è l’ok delle Camere
AGI – “Ci assicureremo di rispondere agli Houthi se loro continueranno questo comportamento vergognoso”. Lo ha detto il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, rispondendo a una domanda dei giornalisti che chiedevano se gli Stati Uniti continueranno il bombardamento.
Cosa farà l’Italia?
“L’Italia sostiene le operazioni dei Paesi alleati, che hanno il diritto di difendere le proprie imbarcazioni, nell’interesse dei flussi commerciali globali e dell’assistenza umanitaria”. A sera palazzo Chigi dirama una nota per ribadire che il governo appoggia pienamente gli sforzi dei Paesi membri delle Nazioni Unite per assicurare la libera e sicura navigazione nelle acque del Mar Rosso.
Sull’attacco di Stati Uniti e Gran Bretagna contro gli Houti in Yemen non è stato mai chiesto all’Italia di partecipare agli attacchi, hanno assicurato già questa mattina fonti dell’esecutivo. L’Italia non ha sottoscritto il documento degli Stati Uniti e di conseguenza a Roma – viene spiegato – non è stato chiesto di partecipare all’offensiva. Il governo è stato informato con largo anticipo dell’attacco. Del resto, è stato fatto subito notare, il nostro Paese non avrebbe potuto partecipare ad alcuna iniziativa senza l’ok del Parlamento.
Tajani: “L’Italia non può partecipare senza l’ok delle Camere”
Una tesi illustrata anche dal ministro degli Esteri Tajani: “C’è una iniziativa americana e britannica, riteniamo che sia legittimo, però l’Italia non può partecipare a missioni di guerra” se non c’è l’ok delle Camere. Il responsabile della Farnesina ha sottolineato come si stia lavorando nella zona ad una nuova missione europea più ampia.
“Italia e Francia hanno già chiesto in sede Ue l’allargamento della missione Atalanta”, ha osservato. “L’Italia condanna con fermezza i ripetuti attacchi degli Houthi a danno di navi mercantili nel Mar Rosso e conferma il proprio deciso sostegno al diritto di libera e sicura navigazione, in linea con le norme Internazionali”, recita la nota di palazzo Chigi.
L’Italia – si legge ancora nella nota – accoglie con favore l’approvazione della Risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite 2722 (2024) del 10 gennaio 2024 e sostiene pienamente gli sforzi dei Paesi membri delle Nazioni Unite per assicurare la libera e sicura navigazione nelle acque del Mar Rosso. Sono da condannare le ripetute violazioni dell’embargo di armi stabilito dalla Risoluzione 2216 (2016) e si fa appello a tutti i Paesi membri delle Nazioni Unite affinché le restrizioni imposte siano rispettate”.
“È essenziale garantire la sicurezza del Mar Rosso, prevenendo e contrastando azioni di destabilizzazione che non sono nell’interesse né degli attori locali, né della comunità internazionale. È fondamentale – conclude Palazzo Chigi – evitare un ulteriore innalzamento del livello di tensione nella regione”.
Usa: “Non esiteremo a nuove azioni”
Gli Stati Uniti non “esiteranno a intraprendere ulteriori azioni” contro gli Houthi se necessario. Lo afferma il portavoce del Consiglio di Sicurezza Nazionale della casa Bianca, John Kirby, a bordo dell’Air Force One. “Gli Houthi sono quelli che hanno voluto un’escalation qui”, dice. “Hanno una scelta da fare.” Alla domanda se ci siano stati impatti economici a seguito degli attacchi, Kirby ha risposto di no. Alla domanda se gli Usa considerino gli Houthi un’organizzazione terroristica, Kirby ha risposto che “non è stata ancora presa alcuna decisione”, sottolineando che gli Houthi erano stati precedentemente cancellati dalla lista delle organizzazioni terroristiche straniere.
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