di ROCIOLA Savio
Botta e risposta su via Vittorio veneto, che pochi giorni dopo rimbalzano qualche km più in centro, in Via Vitrani. Se i lavori di Via Andria fossero già terminati le polemiche sarebbero arrivate prima? Ilarità a parte, questa volta i problemi del verde pubblico nella Città della Disfida stanno diventando alquanto seri. ma facciamo un po’ di chiarezza…
Via Vittorio Veneto… alberi cementati
Il Sindaco Cannito chiede scusa alla cittadinanza intera per un errore del quale si vuole far trapelare che lui no ne sapesse niente, anche se giorni prima, sempre a suo dire, si sottolineava che si recasse quasi giornalmente sul posto. L’ing. Dimiccoli, sottolinea la non pericolosità per gli alberi del calcestruzzo magrone, “non sapendo” che i composti chimici che caratterizzano il materiale attualmente vengono assorbiti dalle piante al posto dell’acqua. La temporaneità dell’opera, come dichiarato dagli addetti ai lavori, concretamente quanto è temporanea, non che possa cambiare molto, dato che ormai il danno sembra essere compiuto. Riassunto? 40 alberi abbattuti, 20 cementati, la sempreverde figura del “buon padre di famiglia” nonché attuale detentore anche della delega di assessore all’ambiente come dimostra il bene ai “suoi figli”?
“Regolamento comunale per la tutela e la fruizione del patrimonio verde urbano pubblico e privato”
Un regolamento del quale solo dopo diversi “danni”, l’amministrazione tutta si ricorda di avere. La giunta ha approvato delle misure di verde compensativo, delle misure da adottare nei casi di abbattimento degli alberi… Il giorno 18 corrente mese, la giunta ha approvato una delibera risalente al 16/11/2022, nella quale si parlava delle messa a dimora di almeno 145 alberi, segnalandone con relativa planimetria la zona interessata da questa piantumazione. Regolamento adottato in toto, oppure c’è da analizzarne anche la possibile violazione degli articoli 8, 9 e 11 del suddetto regolamento comunale?
Via Vitrani… alberi a lutto per un giorno prima di essere abbattuti
15 alberi, lì presenti da oltre 60 anni, che in questi giorni vengono fatti cadere davanti ai nostri occhi, “Per ragioni di sicurezza”. Il Comune evidentemente vuole fa carico di questa colpa a chi svolge le operazioni di ordinaria manutenzione di quella strada, dicendo proprio nell’ordinanza comunale del’ 11 agosto 2023 “…non rilevate durante gli interventi di manutenzione ordinaria delle alberature …” . Queste piante, ovviamente, non possono essersi ammalate dalla sera alla mattina, molto probabilmente erano abbisognevoli di cura preventiva da tempo, per evitare un epilogo che sta privando la città intera di una strada molto conosciuta da molti per l’ossigeno e la frescura che regalava all’ombra delle grandi chiome dei suoi alberi.
Il verde fa bene, lo dice la scienza…
Il costruire una città lasciando esposto l’asfalto, non è la stessa cosa che costruire una città riaprendola con superfici verdi. Non tutte le superfici assorbono e riflettono l’energia solare allo stesso modo. Spesso ci capita di camminare sul marciapiede, sentendo particolarmente caldo; i materiali di costruzione con cui vengono edificate le nostre città svolgono un ruolo chiave nell’aumentare o diminuire l’effetto “isola di calore”. Una superficie asfaltata è nettamente più calda rispetto a una superficie verde. Le superfici permeabili e umide, come l’erba, assorbono meno calore rispetto ad altri materiali, come l’asfalto o il cemento. Diverse città nel mondo, per questo motivo stanno adottando molteplici tecniche per raffreddare i centri urbani: c’è chi pianta alberi, chi aumenta il numero di fontane e laghi artificiali, chi allarga i parchi all’interno della città, chi punta su tetti e pareti verdi. La domanda per Barletta è… Perchè non effettuare attività di monitoraggio di tutto il polmone verde cittadino e prendere decisioni in merito per salvaguardare la città e i cittadini?
Savio Rociola
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