Il triplice omicidio nella notte ad Altavilla Milicia, nell’hinterland Palermitano. Un’altra figlia di 17 anni è riuscita a salvarsi. L’uomo mosso da fanatismo religioso. I resti della moglie trovati sepolti e carbonizzati
di Wladimir Pantaleone
AGI – Ha ucciso la moglie e due figli, di 5 e 16 anni. Poi ha chiamato i carabinieri e si è consegnato. È accaduto questa notte ad Altavilla Milicia, un comune sul mare dell’Hinterland palermitano. L’uomo, 54 anni, si sarebbe consegnato ai militari del vicino comune di Casteldaccia. La terza figlia, di 17 anni, sarebbe invece sopravvissuta. La dinamica e i fatti sono ancora tutti da chiarire. Sul delitto indaga il reparto operativo del comando provinciale di Palermo, sul luogo anche gli investigatori del Reparto investigazioni scientifiche.
Uno dei figli sarebbe stato strangolato
La figlia era in casa
La figlia diciassettenne era in casa al momento del triplice delitto avvenuto ad Altavilla Milicia, in provincia di Palermo. I carabinieri e il personale del 118, giunti nell’appartamento l’hanno trovata in stato confusionale. La ragazza avrebbe riferito di essersi svegliata, di notte, e di aver visto i due fratelli morti. Adesso la diciassettenne, su disposizione della procura di Termini Imerese che coordina le indagini, verrà collocata in una località protetta. Il delitto – secondo le prime indagini dei carabinieri – potrebbe essere maturato in un contesto di fanatismo religioso: l’uomo, un muratore, si sarebbe convinto della “presenza del demonio” in casa. Questo lo avrebbe convinto a sterminare la famiglia. Potrebbe, però, non avere agito da solo: in caserma infatti, oltre all’omicida, ci sarebbe anche una coppia di amici che in questi momenti vengono sentiti dai carabinieri. Mentre prosegue la ricerca del corpo della moglie del muratore, che sarebbe stata uccisa ma di cui non sono ancora stati rinvenuti i resti.
I figli morti da almeno 36 ore
Il triplice omicidio dei 2 figli, di 5 e 16 anni, e della moglie sarebbe avvenuto venerdì sera. Sarebbe questo uno degli elementi che emerge anche dopo l’esame delle vittime compiuto dai medici legali arrivati sul luogo del delitto, una casa a tre piani nella collinare di Altavilla Milicia, un comune alle porte di Palermo. È qui che Giovanni Barreca avrebbe ucciso i due figli, strangolandoli, utilizzando una catena. Sul posto sono giunte anche la nonna e la zia della donna, provenienti da Aragona (Ag), che adesso si trovano nella caserma della compagnia dei carabinieri di Bagheria per essere ascoltate dagli investigatori, coordinati dalla procura di Termini Imerese. La terza figlia, di 17 anni, è rimasta illesa ed è ritrovata stamattina in casa dai carabinieri in stato confusionale. Il delitto – secondo le prime indagini dei carabinieri – potrebbe essere maturato in un contesto di fanatismo religioso: l’uomo, un muratore, si sarebbe convinto della “presenza del demonio” in casa. Questo lo avrebbe convinto a sterminare la famiglia. Potrebbe, però, non avere agito da solo. Per questo i carabinieri stanno sentendo anche una coppia di amici di Barreca.
I resti della moglie ritrovati sepolti e carbonizzati
I carabinieri hanno ritrovato il corpo di Antonella Salomone, uccisa dal marito Giovanni Barreca, 54 anni, assieme ai due figli di 5 e 16 anni. Il corpo della donna era sepolto sotto un cumulo di terra, nel terreno della casa a 3 piani che si trova in contrada Reggia Trazzera Marina di Granatelli, nella zona collinare di Altavilla Milicia, un comune dell’hinterland palermitano. Da quanto si apprende i resti del corpo della donna sarebbero parzialmente carbonizzati. Le indagini sono condotte dai carabinieri e coordinate dalla procura di Termini Imerese. Il triplice delitto sarebbe avvenuto venerdi ma solo stamattina Giovanni Barreca avrebbe contattato il 112 confessando e consegnandosi ai carabinieri di Casteldaccia. Sopravvissuta invece la terza figlia, trovata in casa dai carabinieri in stato confusionale.
fonte: Agenzia AGI
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