Il presidente americano ha attaccato la Corte suprema che ha concesso al suo rivale per la Casa Bianca l’immunità parziale per il processo sui fatti relativi all’assalto di Capitol Hill
AGI – “Non ci sono re. Nessuno, nessuno è al di sopra della legge, nemmeno il presidente degli Stati Uniti”. Un Joe Biden questa volta vigile, serio e incisivo davanti al gobbo nella Cross Hall della Casa Bianca, ma che ha comunque preferito non rispondere alle domande dei giornalisti, che sarebbero sicuramente ritornati sulla sua ‘debacle’ nel dibattito con lo sfidante Donald Trump di venerdì scorso, quando il presidente era apparso vacillante, indebolito, al punto da far pensare anche ai suoi più stretti alleati che forse era arrivata l’ora di un cambio in vista delle elezioni di novembre. Ma la decisione della Corte Suprema, che ha concesso a Donald Trump l’immunità parziale per il processo che lo vede imputato per aver cercato di sovvertire i risultati delle elezioni presidenziali provocando l’assalto a Capitol Hill il 6 gennaio 2021, non poteva passare inosservata. Biden ha attaccato la Corte, parlando di un “pericoloso precedente” perché “il potere del presidente non sarà più limitato dalla legge”. Allo stesso tempo ha rinfocolato la sua campagna elettorale lanciando un avvertimento: questo è quello che ci si può aspettare da un Trump eletto, in caso opposto invece “io rispetterò i limiti del potere presidenziale come ho fatto in questi tre anni e mezzo”.
The Supreme Court has decided that it will be the character of the men and women who hold the presidency that will define its limits – not the law.
I know I will respect the limits of a president’s power. pic.twitter.com/656nVscelC
— President Biden (@POTUS) July 2, 2024
Parole che hanno seguito quelle vittoriose nel pomeriggio di Donald Trump che, probabilmente, potrà ora evitare di comparire davanti a un altro tribunale prima delle elezioni del 5 novembre. Secondo quanto riporta il New York Times l’ex presidente anzi sarebbe già al lavoro anche per riuscire ad annullare la sentenza del tribunale di Manhattan sul caso Stormy Daniels. Solo poche ore dopo che la Corte Suprema degli Stati Uniti gli ha concesso l’immunità parziale per gli atti ufficiali commessi in carica, gli avvocati di Trump avrebbero infatti già chiesto il permesso di presentare una mozione per annullare il verdetto. E sempre nelle ultime ore un’altra Corte, questa volta distrettuale, avrebbe sferrato una nuova stoccata al presidente colpendo la sua ambiziosa agenda sul clima e, in particolare, respingendo il suo ultimo divieto sulle esportazioni di Gas naturale liquefatto (Gnl), dando la vittoria alla battaglia capeggiata dalla Louisiana e dalla lobby repubblicana.
I sondaggi
Intanto Trump mantiene il suo margine di vittoria nei sondaggi e il dibattito della scorsa settimana tra Biden e Trump non ha al momento cambiato gli equilibri di forze tra i due contendenti alla presidenza americana. Secondo una nuova rilevazione Harvard CAPS/Harris pubblicata da The Hill, il margine dell’ex presidente sull’attuale leader resta di 6 punti percentuali, 47% contro il 41%, mentre gli indecisi sono il 12%. Si tratta dello stesso ‘gap’ dell’ultimo sondaggio condotto a maggio, quando Trump era in vantaggio con il 49%. Sarebbero pero’ aumentati gli elettori che dubitano delle capacita’ fisiche e mentali di Biden, il 66% degli intervistati contro il 54% di maggio. E solo il 26% ormai lo ritiene in grado di svolgere un secondo mandato alla Casa Bianca.
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