Motivi oscuri e isolamento: una famiglia rispettata, le cause del suicidio il monossido di carbonio
di Redazione
Un’ombra di tristezza si è abbattuta su Teolo, nei Colli Euganei, dove una tragedia familiare ha lasciato il paese sconcertato. Rosa Dalla Valle, 87 anni, e suo figlio Paolo Rampon, 72 anni, hanno deciso di porre fine alle loro vite, scegliendo un tragico destino in casa propria. Sigillando porte e finestre e accendendo il camino, hanno deliberatamente inalato monossido di carbonio.
La scoperta macabra è stata fatta dai vigili del fuoco, chiamati da una vicina allarmata nel cuore della notte. Uno scoppio, udito verso le 3.30, ha preceduto il loro intervento. All’interno della casa, insieme ai corpi senza vita, è emerso un dettaglio inquietante: banconote per un valore di 20mila euro, tagliate.
Le vittime, parte di una storica famiglia del paese, erano notoriamente conosciute. Tuttavia, sembra che la loro esistenza fosse segnata da un isolamento volontario e contrasti con vicini e familiari. La scelta di tagliare le banconote potrebbe essere interpretata come un gesto estremo per privare potenziali eredi di qualsiasi lascito.
I carabinieri della compagnia di Abano Terme sono intervenuti insieme ai pompieri, sfondando l’ingresso della casa. L’area è stata transennata per consentire le indagini, mentre l’intervento del personale del Suem 118, incluso il medico legale, è risultato inutile poiché madre e figlio erano già deceduti.
La ricostruzione degli eventi ha rivelato che Rampon è stato trovato disteso in cucina, forse coinvolto in un movimento che ha causato una piccola esplosione. Parte della casa è stata annerita dal fumo dei tizzoni utilizzati nel caminetto.
La comunità locale è rimasta sgomenta di fronte a questa drammatica conclusione di una storia familiare che ha lasciato molti interrogativi senza risposta e un vuoto palpabile tra i paesani.
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