“E non ne voglio fare a meno oramai, di quel bellissimo rumore che fai”, probabilmente una frase, quella della canzone di Diodato, che può essere utilizzata per porre il sipario sulla quinta edizione del TedX Barletta, che quest’anno, più degli altri, ha fatto “Rumore”. Un castello illuminato di rosso, una grande voglia di cultura, idee, testimonianze, ciò che rimane nelle menti di coloro che hanno partecipato a questo grande evento che dal pomeriggio a tarda serata ha occupato i molti lì presenti a scoprire nuove realtà, ad ascoltare “idee utili da divulgare” e a riflettere sul concetto di “rumore”, tema di questa edizione.
“Ciò che rompe un silenzio”, voglia di cambiamento, spinta verso nuovi obiettivi, quel qualcosa che può essere parte di un percorso di crescita, come “una mano alzata al momento giusto”, dato che “non sempre il rumore della vita è quello che ci eravamo prefissati”, come è stato sottolineato durante uno dei workshop tenuto da due realtà agricole (Placido Volpone e Teanum), antecedenti al main event. E poi… dalle 19.30 a 00, 11 speaker, 2 host (Marcella Loporchio e Marco Guacci), rumore, musica, insegnamenti, testimonianze, tutto ciò con lo spirito del TED, quello delle idee che meritano di essere diffuse.
Il cercare la voce nel rumore, il contributo lasciato alla platea da Dadà, una cantautrice napoletana; il silenzio contrapposto al rumore, quello che noi produciamo con un forte impatto negativo sulla salute e ha un impatto devastante su animali selvatici e domestici, disturbando le loro vite e quel “concerto selvaggio”, dove si alternano suoni e versi a seconda dell’ora e della stagione spiegato sapientemente da Mia Canestrini, zoologa, autrice e conduttrice televisiva; il rumore dell’attivismo quello che porta avanti una lotta, che serve per dare fastidio, di Nogaye Ndiaye, divulgatrice antirazzista; “il coraggio di farsi ascoltare”, la storia del suo silenzio, che si è trasformato in rumore, l’essenza di Fabio Maria Damato, general Manager; l’invito a fare rumore, dato che costantemente siamo invasi da rumori, spiegato da Edoardo Franco, cuoco e digital creator che quando aveva tutto da perdere, si è reso conto di non avere nulla da perdere, avendo il potere di cambiare tutto in un secondo; Marthijn Pool, con la sua visione di quartiere europeo più sostenibile; il rumore di un viaggio sonoro, condotto da Davide Friello ed il suo handpan; i rischi dell’Intelligenza Artificiale, spiegati da Shalini Kurapati; il rumore dei pensieri, illustrati dalla psicoterapeuta Teresa Capparelli; e il rumore della voce, che è vita, di Alex Polidori.
Tanti speaker, tante idee, tanto rumore, questo è stato il TedX, un evento nello scrigno eterno di storia e cultura, il Castello di Barletta, che accogliendo tanti barlettani e non, ha aperto le porte su uno spazio perfettamente organizzato da volontari che amano la propria terra e condividono ogni giorno la passione per le idee, una community, uno staff folto e appassionato, capitanato da Elio Enrico Palumbieri ,che #togetherasone diffonde un messaggio, con la profonda speranza di favorire un impatto positivo. Alla prossima edizione?
Savio Rociola
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