Lascia la moglie, tre figli e cinque nipoti. Era originario di San Marzano, un paese di novemila abitanti. Il sindaco: «Una settimana tragica»
Mario Pisani, il 73enne pugliese morto nell’esplosione avvenuta martedì 10 aprine nella centrale elettrica del lago di Suviana, sull’Appennino bolognese, era originario di San Marzano di San Giuseppe, paese di novemila abitanti in provincia di Taranto. Era molto conosciuto tra i suoi concittadini e perfettamente inserito nel tessuto sociale anche per le numerose associazioni sportive che nel corso degli anni aveva guidato. Tra l’altro era stato per alcuni anni socio fondatore e presidente del circolo tennis e ultimo presidente della Polisportiva calcio San Marzano di san Giuseppe.
Per motivi di lavoro si allontanava spesso da casa per ritornarci non appena si esauriva il contratto che l’aveva portato fuori. Lascia la moglie, tre figli (Fabio, Matteo e Valentina) e cinque nipoti. I cittadini di San Marzano di San Giuseppe sono rimasti sgomenti di fronte a questa nuova disgrazia anche perché è la seconda morte di un concittadino a seguito di un incidente mortale sul lavoro racchiuse in 24 ore.
Il sindaco: «Una settimana tragica»
Il sindaco Francesco Leo interpreta lo stato d’animo dei suoi concittadini. «Stiamo valutando se dichiarare il lutto cittadino – commenta – per le tragedie che hanno colpito due delle famiglie di un paese di appena novemila abitanti. Ricordiamo che ieri a Taranto è morto folgorato da una scarica elettrica Angelo Cotugno in un cantiere stradale. E’ stata una settimana tragica anche perché pochi giorni fa s’è suicidato un ragazzo qui a San Marzano. Prima di prendere una decisione attendiamo gli sviluppi delle due situazioni e le decisioni dell’autorità giudiziaria».
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