Il capo dei miliziani palestinesi è stato eliminato in un’operazione dell’esercito di Tel Aviv a Rafah. Il ministro della Difesa Gallant: “Ora arrendetevi e liberate gli ostaggi”
AGI – Il ministro degli Esteri israeliano, Israel Katz, ha confermato l’uccisione del capo di Hamas, Yahya Sinwar, eliminato durante un’operazione dell’esercito israeliano a Rafah. L’analisi del Dna effettuata sui resti avrebbe dato esito affermativo. Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, secondo Channel 12, avrebbe dato ordine ai suoi collaboratori di informare le famiglie degli ostaggi. L’uccisione di Sinwar sarebbe avvenuta nella zona di Tal Al-Sultan, a Rafah. Insieme a lui sarebbero stati uccisi altri due esponenti di Hamas. La notizia è stata confermata anche dalle forze armate dello Stato ebraico.
L’uccisione di Sinwar rappresenta “un grande risultato militare e morale per Israele e una vittoria per l’intero mondo libero contro l’asse malvagio dell’Islam radicale guidato dall’Iran”, si legge nel messaggio a decine di ministri stranieri da Katz, secondo il quale l’omicidio “crea una possibilità” per far uscire immediatamente gli ostaggi e per creare una Gaza libera da Hamas e dal controllo iraniano. “Israele ha bisogno del vostro supporto e assistenza ora più che mai per portare avanti insieme questi importanti obiettivi”, ha concluso Katz.
Il presidente dell’Autorità Nazionale Palestinese Mahmoud Abbas ha convocato una riunione di emergenza del Consiglio esecutivo dell’Organizzazione per la Liberazione della Palestina (OLP) per discutere degli sviluppi.
During IDF operations in Gaza, 3 terrorists were eliminated. The IDF and ISA are checking the possibility that one of the terrorists was Yahya Sinwar. At this stage, the identity of the terrorists cannot be confirmed.
In the building where the terrorists were eliminated, there…
— Israel Defense Forces (@IDF) October 17, 2024
Gallant: “Hamas si arrenda e rilasci gli ostaggi”
“Lo Stato di Israele ha reso giustizia con l’eliminazione di Yahya Sinwar, un vile assassino e terrorista. Yahya Sinwar è il terrorista, il maestro terrorista, che ha pianificato e portato a termine il massacro del 7 ottobre, durante il quale sono stati assassinati così tanti israeliani innocenti, bambini, donne e anziani”, afferma Gallant in una dichiarazione. “L’eliminazione di Sinwar si aggiunge a una lunga serie di eliminazioni – da Nasrallah al capo militare di Hamas Muhammad Deif e molti altri. Inseguiremo ed elimineremo i nostri nemici”, ha aggiunto. “Sinwar è morto mentre era in fuga. Non è morto come comandante, ma come qualcuno che si prendeva cura solo di se stesso. Questo è un messaggio chiaro per tutti i nostri nemici: l’IDF raggiungerà chiunque tenti di danneggiare i cittadini di Israele o le nostre forze di sicurezza, e vi consegneremo alla giustizia”. “L’eliminazione di Yahya Sinwar invia un messaggio chiaro a tutte le famiglie dei caduti e alle famiglie degli ostaggi: stiamo facendo tutto il possibile per raggiungere coloro che hanno fatto del male ai vostri cari e per liberare gli ostaggi e restituirli alle loro famiglie”, continua Gallant.
“È anche un messaggio chiaro per i residenti di Gaza. L’uomo che ha portato disastro e morte nella Striscia di Gaza, l’uomo che vi ha fatto soffrire a causa delle sue azioni omicide, la fine di quest’uomo è arrivata. È tempo di uscire, liberare gli ostaggi, [a coloro che sono coinvolti nei combattimenti] alzate le mani, arrendetevi. Uscite con gli ostaggi, liberateli e arrendetevi”, conclude il ministro, che ha sentito il suo omologo americano, Lloyd Austin.
“You will pursue your enemies and they will fall before you by the sword.” – Leviticus 26
Our enemies cannot hide. We will pursue and eliminate them. pic.twitter.com/FDJ7obPIM7
— יואב גלנט – Yoav Gallant (@yoavgallant) October 17, 2024
Chi era Yahya Sinwar, lo spietato leader di Hamas
Dopo la morte di Ismail Haniyeh, lo scorso luglio, Hamas aveva scelto all’unanimità Yahya Sinwar come proprio leader politico. Sinwar era uno dei fondatori, al fianco del primo storico leader, lo sceicco Yassin, del movimento di resistenza palestinese della cui ala militare è stato comandante. Per 23 anni a capo dell’apparato di sicurezza di Hamas, dal 2021 è stato il numero uno di Hamas a Gaza. A differenza di altri leader come Haniyeh o Khaled Meshal, Sinwar non ha mai lasciato Gaza e la sua elezione aveva dato un preciso segnale: ricompattare i ranghi e combattere. Nato nel 1962 nel campo profughi di Khan Younis, Sinwar cresce nel mito della resistenza e nella rabbia dell’ingiustizia vissuta dalla propria famiglia, originaria di Ashkelon ma costretta a migrare in uno dei campi profughi più popolosi e duri di Gaza.
Sempre a Khan Younis, non a caso, è nato Mohammed Deif, capo dell’ala militare di Hamas, fondatore delle brigate Ezzedin el Qassam, la cui morte è stata annunciata dall’esercito israeliano in un attacco a luglio di quest’anno, ma non confermata dal movimento islamico. Il primo arresto di Sinwar arriva nel 1982 e la detenzione dura solo un anno. A farlo finire in carcere è la vicinanza con Salah Shehadeh, uno dei leader storici di Hamas ed ex capo delle brigate Ezzedin el Qassam. Sinwar fa infatti parte di una unità antispionaggio della resistenza palestinese. Il primo arresto non impedisce a Sinwar di partecipare, sempre nel 1987, alla fondazione del movimento islamico di resistenza.
Nel 1988 arriva un secondo arresto e la condanna a 4 ergastoli per aver partecipato a un attacco in cui perdono la vita due militari israeliani. Ordina anche l’uccisione di quattro palestinesi accusati di collaborazionismo con lo stato ebraico. Rimane in carcere 23 anni, fino allo scambio del 2011 con il soldato Shalit, rapito dalle brigate Ezzedin el Qassam nel 2006. Passano quattro anni dalla sua liberazione e Sinwar entra nella lista internazionale dei ricercati degli Stati Uniti. Due anni dopo porta a termine la propria scalata all’interno del movimento e diventa numero due dell’ufficio politico, alle spalle di Ismail Haniyeh. Ma se Haniyeh per anni ha agito dall’estero e ricoperto ruoli di rappresentanza politica, è sempre stato Sinwar il vero capo di Hamas a Gaza, sul territorio. Potere mantenuto con il pugno di ferro nei confronti dei miliziani e tolleranza zero con i corrotti, come l’esecuzione del comandante di Mahmoud Ishitvi, reo di aver sottratto soldi al movimento.
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