Lezioni in presenza fino alla prima media, restano chiuse tutte le altre attività e non ci si potrà spostare tra regioni. Le misure del nuovo decreto anti-Covid
Dopo Pasqua si torna in classe, anche in zona rossa. Il premier Mario Draghi in conferenza stampa spiega le decisioni prese nel corso della cabina di regia che si è tenuta questa mattina: si riparte dalla scuola, con asili nidi, elementari e prima media: “Le decisioni prese nell’ultima cabina di regia hanno portato una diminuzione dei contagi, anche se il resto della situazione rimane critica. Come avevamo detto, se ci fosse stato uno spazio l’avremmo utilizzato per la scuola, che è un luogo sicuro di per sè, ma solo in presenza di altre restrizioni: sono le attività para o peri scolastiche che aumentano i contagi. Lo confermano anche una serie di evidenze scientifiche recentemente pubblicate, che dimostrano come la scuola fino alla prima media non sia fonte di contagio ma lo è ciò che sta fuori dalla scuola. Per questo più si alza l’età degli studenti in presenza più aumenta il rischio contagio”, ha spiegato il premier. Ed è per questo che restano chiuse tutte le altre attività e le regioni, in base ai dati del contagio, potranno entrare in area arancione e rossa, ma non gialla. Almeno fino al 30 aprile, data in cui si scade lo stato d’emergenza e la validità del decreto. Resterà ancora in vigore anche il blocco degli spostamenti tra regioni.
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