Il cantiere della fibra ottica svela un tesoro avvolto dal mistero. Gli scheletri sotto un velo di terra e asfalto: “Risalgono all’età longobarda”
di DANIELE DE SALVO
Olgiate Molgora (Lecco) – Mamma e figlio piccolo erano sepolti insieme da almeno mille anni, forse molti di più, abbracciati l’una all’altro in un tenero e protettivo gesto d’amore che la storia non ha potuto cancellare. A trovarli così, ancora uniti senza che nemmeno la crudeltà di una morte precoce e il trascorrere dei secoli siano riusciti a separarli, sono stati i tecnici di Open Fiber impegnati in un intervento di scavo per la posa della fibra ottica a Beolco, frazione di Olgiate Molgora, nel Lecchese. I resti della madre con il suo bimbo sono stati rinvenuti a nemmeno mezzo metro di profondità, sotto un sottile strato di asfalto e qualche spanna di sassi e terriccio che fino all’altro giorno sono stati però sufficienti a proteggere la tomba familiare.
Si stima che i reperti, che consistono in uno scheletro pietrificato più grande, quasi integro, e in altri frammenti ossei più piccoli, siano di epoca longobarda, al più tardi del Novecento dopo Cristo. Oltre ai resti delle nude spoglie non è stato trovato altro, né brandelli di vecchi vestiti di lino che verosimilmente indossavano mamma e bambino e nemmeno altri manufatti. Gli scavi per i cablaggi sono stati immediatamente interrotti, l’area è stata delimitata e gli operai della società di infrastrutture di rete hanno lasciato campo libero agli archeologi di uno studio convenzionato, in attesa dei colleghi della Soprintendenza, che hanno dovuto sciogliere quell’abbraccio lungo almeno un millennio per poter rimuovere i reperti e portarli nei loro laboratori dove saranno analizzati. “La sepoltura è stata trovata vicino a una chiesa – spiega l’assessore alla Cultura Matteo Fratangeli -. In base ai primi sopralluoghi sembra che si tratti di una tomba longobarda o più genericamente dell’Alto Medioevo, così almeno ci è stato riferito. Probabilmente non è nemmeno l’unica, in zona si presume se ne possano trovare altre, bisognerebbe effettuare una campagna di scavi ma purtroppo mancano le risorse necessarie”. Perché mamma e bimbo siano stati sepolti assieme non si sa, si presume siano morti nello stesso momento, senza conoscerne però al momento la causa. Dopo aver repertato e prelevato tutto ciò che potrebbe essere di interesse storico o di studio la trincea è stata coperta e il lavori per la posa della fibra sono ripresi.
Fonte: il Giorno Lecco
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