Una nuova polemica infiamma il dibattito politico a Taranto, in vista dei prossimi Giochi del Mediterraneo. Il circolo PD di Paolo VI ha accusato il Commissario Ferrarese di aver tagliato i fondi per la palestra del quartiere, suscitando forti reazioni. Fratelli d’Italia, però, smentisce categoricamente tali accuse, attribuendo la decisione al Comune di Taranto e denunciando una strumentalizzazione politica da parte del PD.
di Redazione
Taranto è nuovamente al centro di una accesa disputa politica. Stavolta, il fuoco incrociato è puntato sui Giochi del Mediterraneo e sulle decisioni relative agli investimenti sul territorio. Il segretario Michele Portacci, del Circolo PD Giuseppe Di Vittorio-Paolo VI, ha lanciato pesanti accuse nei confronti del Commissario Ferrarese, sostenendo che avrebbe deciso di tagliare i fondi destinati alla ristrutturazione della palestra del quartiere.
“Un’ingiustizia inaccettabile“, tuona il rappresentante del PD, “soprattutto considerando l’impegno della Regione e del Presidente Emiliano“. Secondo il partito democratico, il Commissario avrebbe scelto di “punire” una parte della città, coinvolgendo anche il Governo centrale nelle sue accuse.
Tuttavia, questa versione dei fatti è stata smentita con forza da Fratelli d’Italia. In un comunicato stampa, il Coordinatore cittadino, Avv. Gianluca Mongelli, ha affermato che “non risultandoci che il Commissario si occupi di fare gratuiti dispetti ai quartieri di Taranto, abbiamo appreso con certezza che tale decisione fu assunta direttamente dal Comune di Taranto”.
Secondo Mongelli, la decisione di stralciare il progetto della palestra di Paolo VI e di ampliare invece il palazzetto polifunzionale Ricciardi sarebbe stata presa congiuntamente dal Commissario Ferrarese, dal Sindaco Melucci e dall’ex assessore Giorno, anch’egli membro del PD. “Evidentemente, anche in quello che sembra essere il loro sport preferito, ovvero il tiro al bersaglio, il PD è perdente”, ha ironizzato Mongelli.
Fratelli d’Italia accusa il PD di strumentalizzare la questione per fini politici, sottolineando come il Partito Democratico stia cercando di recuperare terreno dopo aver perso ogni voce in capitolo nella gestione dei Giochi a causa di ritardi protrattisi per anni.
“Non possiamo accettare che la polemica sfoci in gratuiti attacchi nei confronti di chi sta cercando, alacremente, di risistemare ogni aspetto fino ad ora colpevolmente trascurato”, conclude Mongelli.
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