La ministra del turismo: “Lasciamo decidere ai giudici, non all’ignoranza di certi giornalisti che parlano di fallimento e bancarotta”
ROMA – “Sono tranquillissima anche perché ho sempre detto che non partecipo a questo processo o gogna mediatica, mi difendo in tribunale. Ho portato a casa due desistenze e questo vuol dire che la Procura ha desistito nella richiesta di fallimento. Io spero che con la chiusura delle indagini al più presto, si possa mettere fine ed emerga quello che è la verità. Dimissioni in caso di rinvio a giudizio? Questo non lo decido io ma lo decide il Presidente del Consiglio, io mi auguro che questo naturalmente non succeda, ma essere rinviati a giudizio non vuol dire essere colpevoli, dovremmo essere tutti garantisti, un rinvio a giudizio non è colpevolezza e poi vediamo. Ma io perché dovrei essere rinviata a giudizio? Lasciamolo decidere ai giudici preposti a fare questo, non all’ignoranza di certi giornalisti che parlano di fallimento e bancarotta ma se non c’è un fallimento non c’è una bancarotta”. Lo ha detto Daniela Santanchè, ministra del Turismo, a 24 Mattino su Radio 24.
Fonte: Agenzia DIRE www.dire.it
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