Azzurra De Lollis, terzogenita dell’attrice scomparsa all’età di 90 anni, nacque prematura al settimo mese nel 1970: «I medici, dopo averla tentata di rianimare, decretarono la morte. La prese in braccio una suora che invocò la sua fondatrice, suor Maria Pia Mastena, e dopo mezz’ora sentì un vagito». Un prodigio che è valso la beatificazione, nel 2005, della fondatrice delle Suore del Santo Volto
di Antonio Sanfrancesco
Sandra Milo non è stata solo la musa di Federico Fellini né l’attrice di 8½: la sua vita è stata una storia avventurosa e lei un personaggio. Bizzarro, fuori dagli schemi, eccentrico. Ma sempre originale. Una vita da romanzo nella quale si sommano tanti aneddoti, amori, successi, stravaganze, incoerenze, episodi iconici. Raccontava di essere stata amante anche di Bettino Craxi, di essersi sposata a Cuba con un colonnello dell’esercito di Fidel Castro, di aver attraversato la striscia di Gaza in taxi in compagnia di un agente del Mossad. E di aver beneficiato di un miracolo riconosciuto dalla Chiesa.
Dopo la primogenita Debora Ergas, oggi 60 anni, avuta dal produttore greco Moris Ergas (scomparso nel 1995), la Milo ha avuto altri due figli. Dal matrimonio con Ottavio De Lollis sono nati, infatti, Ciro e Azzurra.
Quest’ultima nasce nel 1970 al settimo mese di gravidanza con parto prematuro nella clinica Santo Volto di Roma dove l’attrice era ricoverata. Il travaglio si avvia infatti a sole 28 settimane di gestazione (non è la prima volta che la Milo aveva un parto prematuro, nel primo caso, quando era sposata da poco con il marchese Cesare Rosighiero all’età di soli 15 anni, era stato fatale per il bimbo).
La bimba nasce cianotica e priva di attività cardiaca e muscolare. Oltre al ginecologo erano presenti il padre e il nonno della bambina, anch’essi medici ed entrambi avevano partecipato alle manovre di rianimazione, durate per almeno 20 minuti, al termine delle quali il ginecologo redige il certificato di avvenuto decesso della piccola. «La bambina era piccolissima, meno di un chilo, e muore», raccontò la Milo in un’intervista, «cercano di rianimarla in tutti i modi, poi la avvolgono in una copertina per portarla nella cella mortuaria. C’è una suora, suor Costantina, che dice ai medici: “Datela a me!”. Prende quel fagottino e va verso la nursery. Prega la Madonna, perché siamo a maggio, e prega Madre Maria Pia Mastena. Dopo mezz’ora sente un vagito! Azzurra viene trasferita al Regina Elena e messa in incubatrice. Sono stata un anno a casa con lei, l’ho seguita tutti i giorni, tutte le ore. La vestivo con gli abitini delle bambole di Deborah, tanto era piccolina. Oggi è una bellissima donna e sono state le suore a segnalare il fatto, poi riconosciuto come il miracolo necessario per avviare il processo di beatificazione di suor Maria Pia Mastena, celebrata il 13 novembre 2005 a San Pietro. Quel giorno eravamo lì».
La suora in questione si chiamava suor Costantina Ravazzolo e nonostante la certificazione medica della morte prese in braccio la neonata, la pose in un’incubatrice della nursery, le praticò la respirazione bocca a bocca e le erogò l’ossigeno: contemporaneamente, invocò la sua Fondatrice pregando intensamente. Di lì a poco, la piccola ebbe un sussulto, poi emise un respiro e cominciò a piangere. Esami successivi dimostrarono che il lungo periodo senza ossigeno al cervello non aveva in nulla intaccato il suo normale sviluppo.
Un miracolo che è entrato nella causa di canonizzazione di suor Maria Pia Mastena, veronese di Bovolone e fondatrice della congregazione religiose delle Suore del Santo Volto con il compito di «propagare, riparare, ristabilire l’immagine del dolce Gesù nelle anime» e che oggi si declina in un apostolato aderente ai bisogni della società, in parrocchia, nella scuola, tra i malati nelle case di cura, di riposo e a domicilio e anche nell’aiuto agli aspiranti sacerdoti. Le suore del Santo Volto hanno diffuso la loro azione caritativa anzitutto nell’Italia segnata dalla Seconda guerra mondiale, poi anche in Francia. Dopo la morte della Fondatrice sono arrivate in Puglia, in alcuni Stati del Brasile (dove sono sorti i Fratelli del Santo Volto, ispirati al suo carisma), in Indonesia e in Bolivia. Il loro servizio è, come sempre, rivolto ai più poveri.
La vicenda della figlia di Sandra Milo è stata decisiva per la beatificazione della suora veronese. Il 22 giugno 2004, san Giovanni Paolo II autorizzò la promulgazione del decreto con cui quanto accaduto a Maria Azzurra De Lollis era un vero miracolo, ottenuto grazie alla fondatrice delle Religiose del Santo Volto. La beatificazione di madre Maria Pia Mastena è stata celebrata il 13 novembre 2005 nella Basilica di San Pietro a Roma. A presiedere il rito, al quale era presente anche Sandra Milo con la figlia, il Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, il cardinal José Saraiva Martins. Nella stessa celebrazione furono beatificati anche Charles de Foucauld e madre Maria Crocifissa Curcio. La sua memoria liturgica, per la congregazione da lei fondata, è stata fissata al 27 giugno, vigilia della sua morte.
Azzurra ora ha 54 anni, ha seguito le orme della madre, frequentando il Dams di Roma Tre. Nel 2007 hanno recitato insieme nel film drammatico Nel Cuore di Una Vita. Della sua fede Sandra Milo diceva: «Sono una peccatrice ma Dio fece a me un miracolo». E alla domanda se fosse credente, rispose: «Ho fede, credo in Dio e la vita è incredibile».
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