In settimana c’era stato l’interessamento sulla vicenda del consigliere regionale Renato Perrini (FdI)
di Salvatore Stano
Roma (EN24) La scorsa settimana, il capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale pugliese, Renato Perrini, aveva lanciato un accorato appello per una ristrutturazione urgente dell’Agenzia Regionale Attività Irrigue e Forestali (Arif) della Regione Puglia.
Dopo anni di segnalazioni sul cattivo funzionamento degli impianti e la lentezza delle riparazioni, Perrini ha portato all’attenzione pubblica il grido di allarme degli agricoltori pugliesi, particolarmente colpiti dalla situazione emergenziale dettata dalla carenza di acqua per l’irrigazione dei campi.
Perrini aveva sottolineato l’importanza strategica dell’irrigazione per «la vocazione ortofrutticola, vitivinicola e di pregio dei comprensori agricoli rappresentati dai nostri Comuni, aree di pregio della regione Puglia», evidenziando come la mancanza di acqua stia mettendo a rischio intere colture.
Il consigliere regionale, inoltre, aveva evidenziato un esempio specifico: il pozzo di San Crispieri nella provincia di Taranto, che la domenica lavora a turni ridotti, risulta poi inutilizzato e spento negli altri giorni, dalle ore 18, per mancanza di personale. Questo comportamento contrasta con altri pozzi che operano 24 ore su 24. “È evidente che l’Arif ha, come minimo, problemi di organizzazione,” aveva affermato il capogruppo di Fratelli d’Italia. Lo stesso consigliere aveva verificato personalmente «che in alcuni uffici territoriali è presente un solo impiegato che deve occuparsi di tutto, rendendo inevitabili i disservizi e l’allungamento dei tempi di risposta agli utenti».
A supporto delle dichiarazioni di Perrini, i viticoltori e agricoltori della provincia ionica, in particolare di San Giorgio Jonico, denunciano la persistente mancanza di acqua nonostante l’interessamento del consigliere regionale: “Si è parlato del pozzo in località San Crispieri nel territorio di Faggiano, ma anche qui, da noi, a San Giorgio, c’è la stessa situazione. San Giorgio non lavora la domenica, non si sa il motivo, anche se ci risulta che il contratto di lavoro lo prevede. Tempo fa ci fu una riunione di agricoltori e il responsabile provinciale non partecipò per altri urgenti impegni. Ci fu però una telefonata e in “viva voce” tutti sentimmo che diede l’okay per lavorare la domenica. Ancora oggi però l’impianto irrigazione di San giorgio rimane chiuso. Non c’è stata ancora nessuna azione o intervento da parte dell’Arif per migliorare il funzionamento degli impianti, molti dei quali sono fermi per mancanza di manodopera”, riferiscono i contadini. “A questo va aggiunto che quando si rompe un pezzo o più pezzi del sistema di irrigazione, bisogna aspettare l’intervento degli uomini e dei pezzi dalla sede centrale, quando si potrebbe subappaltare il tutto ad una ditta del luogo ed evitare lungaggini amministrative che non giovano ai campi assetati. Infine, una nota dolente e importante: “Siamo giunti ad agosto e c’è gente che non ha potuto irrigare; alcune vigne sono seccate e il raccolto è già compromesso e si prevedono gravi perdite economiche”.
La situazione descritta rappresenta un’emergenza per l’agricoltura pugliese, che necessita di interventi tempestivi e risolutivi per garantire la sopravvivenza delle colture e il sostentamento delle comunità agricole locali.
Be the first to comment on "San Giorgio Jonico (TA): Sale il grido di allarme degli agricoltori: «È emergenza acqua, i pozzi non funzionano e manca la manodopera»"