Il testo di legge rimuove dal Codice penale russo il reato di “percosse in famiglia”. E’ la cosiddetta “legge sugli schiaffi”, quella approvata stamattina in Russia dal Senato e dal presidente Vladmir Putin, che presto diventerà effettiva. Inizia l’incubo per le donne, per le quali invece è un “incoraggiamento ai tiranni in casa”. Il reato sarà punito con un’ammenda tra i 5mila e i 30mila rubli (470-800 euro), l’arresto da 10-15 giorni o 60-120 giorni di servizio civile. La Russia infatti è uno dei tre paesi in Europa e Centrasia che non ha leggi specifiche sulla violenza domestica, ma la considera una forma di “assalto” ignorando che spesso sono le donne e i bambini i soggetti più vulnerabili. Sono quest’ultimi a doversi ribellare nel momento in cui tale violenza venga ripetuta più volte nello stesso anno o sia motivata da odio e teppismo; la pena prevederà due anni di carcere.
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