Secondo le prime informazioni, alcuni uomini armati hanno attaccato i luoghi religiosi e un posto di blocco della polizia nelle città di Derbent e Makhachkala. Quattro miliziani sono stati uccisi
AGI – Sei agenti sono rimasti uccisi e 23 feriti in diverse sparatorie in due città del Daghhestan dove sono state anche date alle fiamme una sinagoga e due chiese. Secondo le prime informazioni, alcuni uomini armati hanno attaccato i luoghi religiosi e un posto di blocco della polizia nelle città di Derbent e Makhachkala. Oltre agli agenti è stato ucciso anche un sacerdote.
🇷🇺 Les terroristes du Daghestan filmés.#Russia #TerroRussia pic.twitter.com/UKR4X9G8w1
— Ωmega News (@satch_omega) June 23, 2024
Il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev ha definito il “massacro in Daghestan” un “vile attacco terroristico, come l’attacco a Sebastopoli”.
“Tutto ciò che è accaduto in Crimea non è stata un’azione militare, ma un vile e atroce attacco terroristico contro il nostro popolo, commesso in una festività ortodossa, come il massacro in Daghestan, compiuto da estremisti. Per noi non c’è differenza tra il regime di Bandera (leader ultranazionalista ucraino durante la Seconda Guerra Mondiale, ndr) e i pazzi fanatici”, ha scritto su Telegram.
Il Daghestan è una regione russa a maggioranza musulmana confinante con la Cecenia, vicino anche alla Georgia e all’Azerbaigian. Per il leader regionale, Sergei Melikov, gli attacchi sono “un tentativo di destabilizzare la società”.
Nella capitale Makhachkala e nella città costiera di Derbent, le autorità hanno instaurato lo stato di emergenza e aperto un’indagine penale per “atti terroristici”. Nelle strade delle due città si spara ancora ed è stato chiesto alla popolazione di restare in casa. Il ministero dell’Interno ha smentito le voci secondo cui in una chiesa ortodossa di Makhachkala sia in corso una crisi con ostaggi.
Il sacerdote, 66 anni, è stato ucciso a Derbent dove è stata anche data alle fiamme la sinagoga e sono morte due persone: un agente di polizia e una guardia giurata. Anche la sinagoga di Makhachkala sarebbe stata data alle fiamme.
A Derbent le forze dell’ordine hanno circondato i terroristi e si stanno preparando a fare irruzione in un edificio vicino a un ristorante. “Gli agenti dei servizi speciali hanno circondato la zona e hanno bloccato i terroristi”, ha detto una fonte.
I vigili del fuoco sono stati richiamati dalla sinagoga mezza bruciata per paura che all’interno ci fossero ancora terroristi. L’incendio principale è stato domato, ma sono rimasti focolai e nelle strade intorno si continua a sparare, ha detto il capo del Consiglio pubblico della Federazione delle comunità ebraiche della Russia (Feor), Borukh Gorin, a Ria Novosti. La comunità ebraica di Derbent conta circa 300 persone.
4 miliziani uccisi
Quattro miliziani sono stati uccisi a Makhachkala, capitale del Daghestan. Lo ha riferito il ministero dell’Interno su Telegram. Intanto, riporta Ria Novosti, in una piazza nel centro del villaggio di Sergokala, a 80 chilometri a sud di Makhachkala, sconosciuti hanno sparato contro un’auto della polizia, ferendo un agente.
Attentats en République du Daghestan (Russie) :
– une église orthodoxe attaquée à Derbent, une synagogue également visée puis incendiée. Il y aurait un prêtre et plusieurs policiers tués, des blessés à déplorer.
– des tirs rapportés dans la ville de Makhatchkala. pic.twitter.com/MbaNUVG7aJ
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