La poliziotta morta Paola Romano, di 58 anni, lavorava alla Camera dei deputati. A ucciderla un collega che poco dopo si è tolto la vita
di Rinaldo Frignani
Una poliziotta di 58 anni, Paola Romano, originaria di Caserta, in servizio alla Camera dei Deputati, è stata uccisa a Roma con tre colpi di pistola nella mattinata di giovedì 1 giugno nell’androne del palazzo in cui viveva, al civico 30 di via Rosario Nicolò a Casal Monastero.
Il suicidio dell’assassino
In un’auto di un parcheggio vicino al luogo dell’agguato, in via Costantino Mortati, è stato poi trovato morto il suo assassino, Massimiliano Carpineti, un collega dell’agente anche lui in servizio alla Camera, che era fuggito dopo aver aperto il fuoco.
La lite prima degli spari
Per l’agente, nonostante i soccorsi di un’ambulanza dell’Ares 118, non c’è stato nulla da fare. Il movente ritenuto più probabile, sul quale ora indagano gli agenti della squadra mobile della Capitale, è quello passionale. Paola Romano era sposata con un collega, l’ispettore Adalberto Montanaro, anche lui di Caserta: loro figlio, a sua volta giovane agente, presta servizio per la polizia di Stato a Piacenza. Rilievi in corso nel luogo dove è caduta la poliziotta. Non si esclude che prima dell’omicidio ci sia stata una lite.
Lo sgomento
Il presidente della Camera dei deputati, Lorenzo Fontana, esprime «sgomento per l’omicidio del Sostituto Commissario della Polizia di Stato Pierpaola Romano, che prestava servizio presso l’Ispettorato di Pubblica Sicurezza della Camera dei deputati»: «Rivolgo ai familiari, al Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, al Capo della Polizia di Stato, Vittorio Pisani, e al Direttore dell’Ispettorato, Irene Tittoni – conclude – le espressioni del più profondo cordoglio mio personale e della Camera dei deputati».
FONTE: roma.corriere.it
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