Dopo le migliaia di irregolarità riscontrate dai Carabinieri in cinque regioni, risale la tensione sul provvedimento voluto dal governo Conte I e confermato dall’esecutivo Draghi
Di
ROMA – I risultati dei controlli realizzati dai Carabinieri sul reddito di cittadinanza fanno infiammare lo scontro politico sul provvedimento. Il Comando Interregionale ‘Ogaden’, con giurisdizione su Campania, Puglia, Abruzzo, Molise e Basilicata tra maggio e ottobre ha analizzato la posizione di 38.450 nuclei familiari, riscontrando 4.839 irregolarità. Insomma, più di un nucleo percettore su dieci – il 12% – non era a norma. Qualcuno aveva la Ferrari, altri la barca, altri ancora un autonoleggio, o una scuola di ballo, o ‘soltanto’ diversi appartamenti. E ben 1.388 persone erano già note alle forze dell’ordine, tra cui 90 con condanne o precedenti per gravi reati di tipo associativo. In totale, ammontano a circa 20 milioni di euro le somme indebitamente ricevute per il reddito di cittadinanza ed emerse dai controlli dei Carabinieri.
MELONI: “MISURA FOLLE E INSENSATA, DRAGHI PERSEVERA NELL’ERRORE”
Tra i più critici, da sempre, c’è Giorgia Meloni. La presidente di Fratelli d’Italia definisce “insensata questa misura” e ricorda di non averla mai votata – al contrario della Lega, nel governo Conte I -, prima di attaccare il governo Draghi: “Persevera nell’errore e continua a sostenere il reddito di cittadinanza, e lo ha rifinanziato in manovra. È una follia targata M5S-Pd, che mette sullo stesso piano dell’assistenza chi può lavorare e chi non può farlo e finisce nelle mani di chi non ne ha diritto”.
SALVINI: “LEGA SI IMPEGNA A CAMBIARE LA NORMA”
“Reddito di cittadinanza a camorristi, parcheggiatori abusivi, truffatori, rapinatori, possessori di Ferrari, di appartamenti, di autonoleggi. Le Forze dell’Ordine hanno scovato furbetti in ben cinque Regioni: ora sono accusati di truffa ai danni dello Stato. L’impegno, mio e di tutta la Lega, è quello di cambiare la legge per dare un aiuto solo a chi davvero ne ha necessità“. Lo scrive su Facebook Matteo Salvini, leader della Lega.
RENZI: “E LA CHIAMAVANO ONESTÀ…”
Non è più morbido il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, che ha promosso una raccolta firme contro il provvedimento bandiera del Movimento 5 Stelle. “Ancora uno scandalo oggi: il reddito di cittadinanza anche a chi aveva la Ferrari. L’ennesimo capolavoro dei Cinque Stelle. E la chiamavano Onestà”, scrive su Facebook. E la presidente dei deputati di Italia Viva, Maria Elena Boschi, rilancia su Twitter: “C’è addirittura chi ha finto anche di avere dei figli pur di percepire il reddito di cittadinanza. Ora basta: faremo di tutto per cambiare questa misura, che sembrava intoccabile. Non basta una stretta sui controlli“.
TAJANI (FI): “MISURA INUTILE CHE NON AIUTA L’ECONOMIA”
“Oltre 20 milioni di euro percepiti indebitamente da proprietari di case e beni di lusso tra cui barche e Ferrari. Il reddito di cittadinanza è una misura inutile che non porta benefici all’economia. Bisogna utilizzare queste risorse per abbassare il costo del lavoro e incentivare le imprese ad assumere giovani, per aumentare le pensioni degli oltre 3 milioni di disabili che ci sono in Italia”. Così sui propri canali social il coordinatore nazionale di Forza Italia, Antonio Tajani. “Le misure di sostegno esistono e vanno solo rafforzate, la povertà non si contrasta con il reddito di Cittadinanza ma con il lavoro“, conclude l’esponente forzista.
ORLANDO: “LA MISURA È GIÀ STATA MIGLIORATA”
Il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, ha ricordato durante il question time alla Camera che in fase di approvazione della legge di bilancio, “il Reddito di cittadinanza è stato rifinanziato con un ulteriore miliardo di euro ogni anno. Sono introdotti alcuni meccanismi che facilitano maggiormente l’incontro tra domanda e offerta di lavoro e incentivano più efficacemente i percettori del reddito ad attivarsi per la ricerca del lavoro. Sono introdotti correttivi alle modalità di corresponsione, tra i quali un decalage del beneficio mensile per i soggetti occupabili, dopo il primo rifiuto, nonché la revoca del beneficio dopo il secondo rifiuto di un’offerta congrua di lavoro. Sono stati introdotti ulteriori incentivi, affinché la percezione del reddito non sia un ostacolo all’accettazione di proposte di lavoro”.
Inoltre, ha proseguito il ministro dem, “sono stati previsti sgravi contributivi per le imprese anche per le assunzioni dei percettori di reddito a tempo indeterminato parziale, a tempo determinato o col contratto di apprendistato, oltre a benefici fiscali per le Agenzie del lavoro, rafforzando così il partenariato pubblico-privato nell’attività di intermediazione”. Infine, “è stato intensificato in modo significativo il sistema dei controlli, sia attraverso il potenziamento dei controlli ex ante dei requisiti di residenza e patrimoniali, sia attraverso una migliore interoperabilità tra le banche dati esistenti e una più efficace interazione e collaborazione tra i soggetti competenti”, ha concluso Orlando.
CONTE: “CONDANNIAMO ABUSI, MA È UNO STRUMENTO IRRINUNCIABILE”
A difendere a spada tratta il reddito di cittadinanza è solo il Movimento 5 Stelle. “I truffatori e i delinquenti che hanno percepito il reddito di cittadinanza senza averne diritto fanno un torto al Paese e a chi ha veramente bisogno di questo strumento in un momento di grande difficoltà economica. Il Movimento 5 Stelle sostiene operazioni come quelle del Comando interregionale dei Carabinieri ‘Ogaden’ e del comando Tutela del Lavoro, che hanno scoperto gli abusi di chi non aveva diritto al Reddito”. Così il presidente del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, sul proprio profilo Facebook. Come M5S abbiamo già sollecitato e ottenuto nuovi interventi nella legge di bilancio per controlli più rigidi e una prevenzione più efficace. Questi abusi sono un insulto alle famiglie in condizioni di povertà, ai lavoratori sottopagati, ai disabili, ai più fragili. Sono un ostacolo per i tanti che vogliono lavorare e che avranno più possibilità di farlo grazie alle modifiche che il M5S sta inserendo sul fronte delle politiche attive e degli incentivi alle assunzioni”.
L’ex premier prosegue: “Chi compie questi abusi finisce anche per dar voce anche a chi, irresponsabilmente, sogna di eliminare uno strumento di dignità e civiltà che come riconosciuto anche da organismi internazionali ha fornito una protezione sociale irrinunciabile durante la pandemia. Il M5S lotta contro l’illegalità sempre, senza calcoli politici. Invitiamo anche le altre forze politiche a farlo, non solo sul reddito di cittadinanza. Negli ultimi due anni si sono registrate 15 miliardi di truffe a danno dello Stato: di queste meno dell’1%, comunque inaccettabili, sono legate al reddito di cittadinanza. L’evasione fiscale supera i 100 miliardi annui e incide sulle lunghe liste d’attesa nei nostri ospedali, sui servizi ai cittadini, sulle scuole. Eppure strumenti anti-evasione come il cashback sono stati bruscamente interrotti, eppure alcune forze politiche continuano a strizzare l’occhio agli evasori. Noi siamo in prima linea per la legalità e contro gli abusi sempre, non a giorni alterni”, conclude Conte.
fonte: Agenzia DiRE
Be the first to comment on "Reddito di cittadinanza, torna a infiammarsi lo scontro politico. E tutti promettono modifiche"