Franceschini: «Si può fare valorizzazione e allo stesso tempo ricerca, formazione e studi»
A Pompei, gli scavi della villa di Civita Giuliana non finiscono di stupire e restituiscono uno straordinario carro da parata rivestito da decorazioni a tema erotico, destinato forse al culto di Cerere e Venere o più probabilmente ad un’aristocratica cerimonia di nozze.
Un artefatto unico che risulta elegante e leggero, stupefacente per la complessità e la raffinatezza dei decori in stagno e bronzo, incredibile nella sua completezza, con le tracce dei cuscini e delle funi per reggere le corone di fiori. Sono rimaste, persino, le impronte di due spighe di grano lasciate su un sedile.
«Pompei continuerà a stupirci per molti anni grazie ai suoi 20 ettari ancora da scavare, ma soprattutto dimostra che si può fare valorizzazione e contemporaneamente si possono fare ricerca, formazione e studi», così il ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini.
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