di ROCIOLA Savio
Un giorno come un altro, se non che si era in pieno lockdown e la televisione, spesso e volentieri diventava “un’amica”. È proprio da qui che c’è stato chi ha sperperato il tempo o l’ha totalmente dedicato al relax e chi ha “sfruttato” programmi televisivi per accendere la lampadina della mente. Siamo in Puglia, a Fasano, ed è proprio qui che la lampadina di una delle menti pugliesi ha “brillato” per essere poi proiettata verso le stelle e il futuro. “Guardavo un documentario sul canale Focus, che parlava delle problematiche legate al corpo umano esposto a condizione di microgravità. La scintilla si è subito innescata, gli studi sulla fisiologia e sulla biomeccanica, le ore passate ad allenare ed essere allenato, le parole dell’allenatore barlettano Michele Dipace che rimbombavano nella mente, hanno portato a pensare che si potesse ideare una tuta che potesse contrastare la perdita di massa muscolare nello spazio”, le parole di Flavio Augusto Gentile, quando ci ha descritto da dove è nata la scintilla dell’idea che ha portato una sua creazione il 17 gennaio nello spazio.
Oggi la speciale e tecnologica tuta bionica “Emsi” è nello spazio, sulla pelle degli astronauti guidati dal colonnello Walter Villadei, partiti dalla Florida prima di approdare nella Stazione spaziale orbitante, grazie alla missione Ax-3.
Un progetto che non porta solo la firma del cofondatore e amministratore unico di Rea (Flavio), ma anche dei giovani Roberto Guastamacchia, ingegnere aerospaziale 39enne; Ilario Lagravinese, esperto di comunicazione, 38 anni; e il 35enne Tiberio Potenza, che invece è ingegnere meccanico; oltre alla collaborazione del Magnifico Rettore del Politecnico di Bari, oggi loro partner, alla Regione Puglia che li ha sostenuti con il fondo “TecnoNidi”, al team REA, all’Agenzia Spaziale Italiana e all’Aeronautica Militare Italiana, tutte “persone da ringraziare e che hanno creduto che questa pazzia si potesse realizzare” ha detto Flavio mentre ne parlava.
“Sono estremamente orgoglioso di essere pugliese e il mio desiderio è stato proprio quello di creare un team e una azienda tutta pugliese (Rea srl, startup fondata ad Acquaviva delle Fonti nel febbraio 2022,), sono sempre stato convinto che si possono fare grandi cose qui, basta cercare le persone giuste e cercare l’equilibrio giusto affinché le cose funzionino bene” ha spiegato parlando, della sua amata terra, la Puglia, che si arricchisce di nuove “pillole” di orgoglio, a dimostrazione che una terra così non ha nulla da invidiare ed essere centro per grandi menti anche nel settore dell’aerospazio. Poi ha continuato dicendo “Abbiamo menti capaci di creare grandi cose, bisogna non farle scappare. Purtroppo si pensa ancora che per poter crescere bisogna andare via di qui, ma non è assolutamente vero. Possiamo fare tutto, anche quello che a noi sembra impossibile, basta volerlo e avere il coraggio di andare sempre avanti”. Elemento fondamentale, anche sottolineato dal presidente della Regione Puglia Michele Emiliano: “Ogni volta che un’impresa pugliese raggiunge un successo internazionale – ha detto – siamo felici. Quando questo avviene grazie al sostegno delle politiche della nostra regione, come nel caso di REA Space con la sua tuta bionica, la nostra soddisfazione si amplifica”
Ecco… Da atleta motociclista ad allenatore di nuoto, da produttore di costumi per le competizioni di nuoto alle tute spaziali, questo è Flavio Gentile, una persona che non si è mai annoiata, dato che la vita gli ha riservato tante sorprese. “Sono una persona che ha bisogno di stimoli forti e quindi il cambiamento non mi spaventa, bisogna solo avere il coraggio di cambiare strada quando se ne presenta l’occasione” ha detto. L’intervista poi si è conclusa con ben due provocazioni sul suo essere padre, atleta e grande mente…
Tante volte i bambini dicono “voglio diventare astronauta”. Sta vivendo un periodo di soddisfazioni e traguardi, la tuta vola nel cielo e dal cielo è arrivata la piccola “Futura”. Cosa direbbe a sua figlia se un giorno le dicesse “Papà, voglio diventare astronauta!”
“Anch’io da piccolo ho sognato di diventare astronauta, lo spazio è misterioso e attiva le menti creative, è forse la cosa più difficile a cui ambire, ma c’è gente che ci crede così tanto che riesce a compiere cose inverosimili. Vedi Elon Musk, un visionario. Se mia figlia mi dicesse che un giorno vorrebbe fare l’astronauta le direi che deve studiare tanto e che nella vita tutto è possibile. Basta volerlo davvero. La seguirei e l’appoggerei in ogni scelta”
Tra le sue passioni, anche l’amore per le due ruote. Meglio il rombo della moto con lei in sella o quello dell’astronave quando è partita con la sua tuta a bordo?
“Sono due cose molto correlate, la mia carriera da motociclista mi ha dato tante soddisfazioni e ha forgiato il mio carattere e il mio modo di vedere le cose, una ragione di vita e se non avessi fatto quello, oggi non avrei fatto nulla di tutto ciò che è stato fatto. Sembra quasi che ci sia stato un filo conduttore e che tutto avrebbe avuto un senso. Adesso chissà dove tutto questo porterà, ma staremo affacciati a guardare con curiosità. Il razzo quando parte ti sconvolge, è un’opera ingegneristica impressionante, ti fa capire che l’uomo è capace di fare grandi cose, e che solo volendo ognuno di noi può nel suo piccolo cambiare il mondo”
“Ogni cosa ha il suo tempo e oggi direi che tutto è stato fantastico” e infatti… Dalla terra, all’acqua, dall’acqua, al cielo, dal cielo alle stelle, “verso l’infinito e oltre” si potrebbe dire per prendere in prestito le parole di un noto cartone animato Disney, ma stavolta dalla Puglia, la nostra terra, è proprio partita una moto e poi un razzo, chi andrà più veloce verso “Futura”?
Savio Rociola
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