Papa Francesco: «Anch’io mi inginocchio sulle strade del Myanmar»

All’udienza generale Papa Francesco lancia un forte appello per il dialogo unendosi al gesto delle suore
e dei religiosi che hanno cercato di fermare le violenze nel Paese asiatico ed esprime anche preoccupazione per la crisi sociale in Paraguay

L’immagine ha fatto il giro del mondo: suor Ann Nu Thawng, religiosa della congregazione di San Francesco Saverio, prega inginocchiata davanti alle forze dell’ordine schierate per le strade di Myitkyina durante le manifestazioni dei giorni scorsi represse con la violenza in Myanmar.

Un gesto che il Papa ha voluto richiamare idealmente durante l’udienza generale di oggi, mercoledì 17 marzo, lanciando un nuovo appello al dialogo e alla pacificazione nel Paese asiatico. E invocando, al tempo stesso, la fine delle violenze anche nel Paraguay.

APPELLO

«Durante esta semana me han preocupado las noticias que llegan desde Paraguay.

Por intercesión de Nuestra Señora de los Milagros de Caacupé, pido al Señor Jesús, Príncipe de la Paz, que se pueda encontrar un camino de diálogo sincero para hallar soluciones adecuadas a las actuales dificultades, y así construir juntos la paz tan añorada. Recordemos que la violencia siempre es autodestructiva. Con ella no se gana nada, sino que se pierde mucho y a veces todo.

Ancora una volta e con tanta tristezza sento l’urgenza di evocare la drammatica situazione in Myanmar, dove tante persone, soprattutto giovani, stanno perdendo la vita per offrire speranza al loro Paese. Anch’io mi inginocchio sulle strade del Myanmar e dico: cessi la violenza! Anch’io stendo le mie braccia e dico: prevalga il dialogo! Il sangue non risolve niente. Prevalga il dialogo».

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