Nuovo raid su una scuola a Gaza, almeno 90 morti. Israele: “Colpiti terroristi di Hamas”

L’azione, simile agli attacchi di giovedì ad altre due scuole della stessa città, è arrivata nel tentativo di rilanciare i negoziati per un cessate il fuoco a Ferragosto, a cui il premier Netanyahu ha accettato di partecipare

AGI – La Difesa Civile della Striscia di Gaza, amministrata da Hamas, ha riferito sabato che un centinaio di persone sono morte in un bombardamento israeliano su una scuola di Gaza City, mentre l’esercito israeliano ha detto di aver colpito “terroristi” che operavano in un “centro di comando” del movimento islamista palestinese. “Il bilancio delle vittime è ora tra i 90 e i 100 morti, con altre decine di feriti“, ha dichiarato all’AFP il portavoce della Difesa civile Mahmoud Bassal, dopo aver parlato inizialmente di 40 morti. Ha aggiunto che la scuola al-Tabi’een, che secondo lui ospitava “palestinesi sfollati”, è stata bersaglio di tre attacchi. Da parte sua, l’esercito israeliano ha dichiarato di aver “colpito i terroristi di Hamas che operavano in un centro di comando e controllo di Hamas integrato” nella scuola, situata accanto a una moschea nel quartiere di Daraj Tuffah, che funge da rifugio per gli abitanti di Gaza. Il centro di comando e controllo serviva come “nascondiglio per i terroristi e i comandanti di Hamas”, da cui venivano pianificati e preparati vari attacchi contro l’esercito israeliano, secondo la dichiarazione.

L’azione, simile agli attacchi di giovedì ad altre due scuole della stessa città, arriva nel tentativo di rilanciare i negoziati per la tregua della prossima settimana, a cui Israele ha accettato di partecipare. A più di dieci mesi dall’inizio della guerra scatenata dall’attacco di Hamas del 7 ottobre, le truppe israeliane combattono ancora in luoghi che sostenevano di controllare. Il conflitto ha acuito le tensioni in Medio Oriente, in stato di massima allerta soprattutto dopo la morte del leader politico di Hamas Ismail Haniyeh a Teheran e di un comandante del movimento islamista libanese Hezbollah a Beirut. Israele ha rivendicato la responsabilità solo del secondo di questi attacchi, ma Hamas e l’Iran lo accusano anche della morte di Haniyeh e hanno promesso una risposta.

Di fronte alla prospettiva di una escalation regionale, Qatar, Egitto e Stati Uniti hanno invitato entrambe le parti a riprendere i negoziati indiretti per un cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi imprigionati da Hamas. Il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu, accusato dagli oppositori, dagli analisti esterni e da Hamas di voler prolungare la guerra per ottenere vantaggi politici, ha accettato di partecipare a nuovi colloqui. Tuttavia, venerdì il suo esercito ha lanciato un’offensiva di terra a Khan Younis, una città nel sud della Striscia di Gaza da cui le truppe si erano ritirate ad aprile dopo mesi di combattimenti contro Hamas. Gli abitanti della parte orientale della città, che avevano ricevuto l’ordine di evacuazione il giorno prima, sono fuggiti a piedi, a dorso d’asino, in auto o in moto attraverso le strade polverose e devastate. Secondo le stime dell’Ufficio umanitario delle Nazioni Unite (OCHA), “almeno 60.000 palestinesi potrebbero essere stati sfollati a ovest di Khan Younis nelle ultime 72 ore”, ha dichiarato la portavoce delle Nazioni Unite Florencia Soto Nino.