Nuovi agenti per la casa circondariale di Taranto: il Governo risponde alla carenza di organico

ROMA (EN24) – Taranto si prepara a un potenziamento significativo del personale presso la casa circondariale grazie all’arrivo di 23 nuovi agenti di Polizia Penitenziaria. La notizia è stata annunciata dall’onorevole Giovanni Maiorano di Fratelli d’Italia, che ha sottolineato come questo intervento rappresenti una “preziosa boccata d’ossigeno” per una struttura che soffriva da tempo di una cronica carenza di organico.

Secondo Maiorano, questa decisione è frutto dell’attenzione dimostrata dal Governo Meloni verso le problematiche del sistema penitenziario italiano. “È un segnale tangibile che dimostra l’impegno del Governo nell’affrontare con serietà il problema della carenza di personale, sia a livello nazionale che locale,” ha dichiarato Maiorano, evidenziando come l’iniziativa sia stata avviata a seguito della visita del Sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro presso il carcere tarantino.

Oltre all’assegnazione degli agenti a Taranto, Maiorano ha illustrato i passi futuri del Governo per rafforzare ulteriormente il sistema penitenziario. Entro maggio 2025, infatti, prenderanno servizio 2568 nuovi agenti al termine del 185° corso di formazione, mentre è già in corso il reclutamento di altre 3246 unità, come previsto dal bando pubblicato lo scorso 15 gennaio.

“Stiamo lavorando per superare le carenze strutturali e migliorare le condizioni lavorative del personale penitenziario,” ha aggiunto l’onorevole. “L’obiettivo non è solo garantire il turn over, ma incrementare effettivamente il numero di agenti disponibili, rispondendo così alle esigenze crescenti delle strutture detentive.”

Maiorano ha espresso particolare gratitudine al Sottosegretario Andrea Delmastro, definendolo un punto di riferimento fondamentale per la Polizia Penitenziaria e lodando il suo impegno concreto nel mantenere le promesse fatte durante la visita a Taranto.

L’arrivo dei nuovi agenti rappresenta una conquista importante per il territorio ionico, da anni alle prese con le difficoltà legate alla gestione del sistema penitenziario. Questo intervento non solo risponde a un’esigenza operativa, ma testimonia l’attenzione del Governo verso il miglioramento delle condizioni lavorative e organizzative delle carceri italiane.