I funerali dell’ambasciatore Attanasio e del suo autista Vittorio Iacovacci si svolgeranno domani 25 febbraio nella Basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri a Roma. E saranno trasmessi in diretta da Ra1, a cura del Tg1 con la conduzione di Filippo Gaudenzi.
Le salme dei nostri due connazionali sono arrivate a Roma, all’aeroporto militare di Ciampino, ieri sera a bordo di un aereo di Stato. Accompagnate da un lungo applauso prima dell’intervento del ministro Di Maio. Che ha riferito che l’Italia ha chiesto al Pam e all’Onu l’apertura formale di un’inchiesta. Che chiarisca l’accaduto. Le motivazioni alla base del dispositivo di sicurezza utilizzato. E in capo a chi fossero le responsabilità di queste decisioni. Ad attendere i feretri il presidente del Consiglio Mario Draghi, il ministro e il ministro della Difesa Lorenzo Guerini.
Intanto dai primi risultati delle autopsie eseguite al Policlinico Gemelli di Roma, emerge che quattro colpi in totale di arma da fuoco hanno ucciso l’ambasciatore Luca Attanasio e il carabiniere Vittorio Iacovacci, morti nell’attentato del 22 febbraio scorso in Congo. L’ambasciatore e il carabiniere sono stati raggiunti da due colpi ciascuno. L’autopsia, durata oltre cinque ore, ha evidenziato che i colpi hanno trapassato i corpi da sinistra a destra.
L’ambasciatore è stato raggiunto da colpi all’addome. L’esame ha individuato sia il foro di entrata che quello di uscita. Non sono stati individuati residui metallici. Iacovacci, invece, è stato colpito nella zona del fianco. E poi alla base del collo. Dove è stato individuato un proiettile di un AK47, un Kalasnikov. Il corpo del carabiniere presenta multi-fratture all’avambraccio sinistro. Questo fa ipotizzare che il proiettile fermatosi al collo abbia colpito prima l’arto fratturato. La Procura di Roma ha disposto esami balistici. Non è ancora chiara la dinamica. Nella zona congolese dell’attentato regna il caos più totale.
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