Fiorella Mannoia incanta il pubblico dei fan in un Molfetta che ha concluso per ora la passerella dei grandi nomi accolti su Banchina San Domenico.
Superlativa è forse l’aggettivo che meglio riuscirebbe a descrivere Fiorella Mannoia che è stata davvero eccezionale nel carisma, nel coinvolgimento, nella passione con cui ha cantato e dialogato con il suo pubblico; suscitando e regalando grandi emozioni, avventurandosi nel repertorio di altri colleghi; con brani come con la “Sally” di Vasco Rossi che nella sua versione raggiunge la completezza del suo essere femmina e donna. O nell’omaggio a Mogol e Battisti con “e penso a te”, o in quello a Renato Zero con “cercami” e al grande e indimenticato Lucio Dalla.
Fiorella Mannoia è “la donna che piace alle donne”, è la donna che racconta le donne nelle sue canzoni, ma certamente non si rivolge solo a loro.
E certo è impossibile non apprezzarla per la grinta, l’impegno anche civile, per l’attenzione ai grandi fatti di cronaca, sapendo dedicare il giusto spazio alle tragedie di Genova e del Pollino nel suo concerto.
Un’artista che quasi in un rito celtico liberatorio ha salutato il suo pubblico e Molfetta alla prossima occasione ballando a piedi nudi sulle note de “il cielo d’Irlanda”.
Intervista a
SARA ALLEGRETTA
ASSESSORE ALLA CULTURA COMUNE DI MOLFETTA
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