CITTÀ DEL VATICANO La Fase 2 della Chiesa, quella che il cardinale Gualtiero Bassetti chiama «la rinascita» e che permetterà ai parroci italiani di tornare a celebrare le messe con il popolo, è prevista per la fine del mese. Tutto però dipende dalla curva epidemiologica del coronavirus.
L’Ascensione o la Pentecoste, rispettivamente il 24 o il 31 maggio, potrebbero segnare il ritorno alla progressiva normalità pastorale e liturgica anche se il governatore della Sardegna ha dato il via libera alle celebrazioni prima del previsto. Un anticipo che sembra non sia piaciuto all’episcopato sardo visto che si è lamentato per non essere stato consultato. Segno che il malcontento esiste e il terreno resta soggetto a malumori carsici.
Bassetti però guarda avanti. «Il mio ringraziamento va alla Presidenza del Consiglio con cui in queste settimane c’è stata una interlocuzione continua e proficua. Questo clima ha portato in un paio di giorni a definire le modalità delle esequie» ha annunciato. Per certi versi un assist per Conte che in qualche modo incassa il plauso che si va ad aggiungere alle parole pronunciate in mattinata, durante la messa, da Papa Francesco. Facendo riferimento a certi periodi di crisi patiti dalle prime comunità degli apostoli, il Papa si è ricordato di un proverbio argentino che dice: «Se sei a cavallo e stai attraversando un fiume non devi sostituire il cavallo in mezzo al fiume».
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