Medio Oriente. In vigore il cessate il fuoco a Gaza, oggi il rilascio dei primi ostaggi

Cessate il fuoco in Medio Oriente: l’accordo tra Israele e Hamas, con il Qatar mediatore, apre prospettive di pace

di Redazione

La tregua tanto attesa tra Israele e Gaza è finalmente scattata dopo l’intercettazione e la distruzione di razzi lanciati da Hamas. Né l’artiglieria israeliana né i miliziani fondamentalisti hanno sparato colpi, inaugurando il cessate il fuoco programmato per quattro giorni. Tuttavia, l’attenzione è ora concentrata sul rilascio dei primi 13 ostaggi, il cui orario è stato nuovamente posticipato.

Inizialmente prevista per le ore 16 sul valico di Rafah, al confine con l’Egitto, i mediatori del Qatar hanno annunciato un ritardo, con la possibilità che il rilascio avvenga intorno alle 18, quando sarà già buio. Questo slittamento dell’ultimo minuto ha sollevato preoccupazioni, ma fonti diplomatiche internazionali riferiscono che è legato a richieste di chiarimenti rivolte ad Hamas attraverso i mediatori del Qatar.

Il Qatar, che ha ripreso a mostrare ottimismo giovedì pomeriggio, ha dichiarato che il cessate il fuoco sarebbe iniziato questa mattina. Tuttavia, l’identità del partner in questo accordo, Yahya Sinwar, leader di Hamas a Gaza, solleva dubbi sulla fiducia nelle promesse fatte.

Hamas, durante i negoziati, mira a estendere il cessate il fuoco per riorganizzarsi e a esercitare pressione sull’opinione pubblica israeliana e internazionale. Nel frattempo, il fronte nord è attualmente coinvolto nei combattimenti tra i miliziani di Hezbollah, la milizia libanese filoiraniana, e l’esercito israeliano, aggiungendo ulteriori complicazioni alla tregua già fragile.

Mentre i timori di tensioni in vari fronti, inclusa la Cisgiordania, mettono a rischio il rilascio degli ostaggi, la tregua tiene in bilico il governo Netanyahu. Un possibile fallimento potrebbe portare a un nuovo governo di unità nazionale senza Netanyahu alla guida, una prospettiva che Hamas prende in seria considerazione. La situazione rimane instabile, e la speranza di una pace duratura rimane incerta.