Marina Militare, la nave Garibaldi sarà un museo. È sfida Taranto-Genova per la sede. L’appello dalla Puglia: «La vogliamo qui»

Il progetto, sempre stando a queste notizie, sarebbe stato già condiviso con i vertici della Marina Militare italiana

di Cesare Bechis
La prima portaerei della marina italiana sta per compiere 40 anni e si avvicina la data della sua dismissione. Ma per nave «Giuseppe Garibaldi» si profila già un futuro da sito museale, culturale, congressuale e di formazione sulla marittimità dell’Italia, sul Mediterraneo e sulla Marina. Dove sarà collocato il museo? A Genova, quasi sicuramente. Esiste già un progetto accolto con grande favore sia a livello istituzionale che di grandi gruppi e famiglie imprenditoriali liguri.

Di fronte a questa eventualità è scattata la reazione dei tarantini, già scottati dall’esperienza negativa del «Vittorio Veneto», l’incrociatore lanciamissili che tanti anni fa doveva diventare un museo di stanza a Taranto, ma per tutta una serie di ragioni non lo diventò mai, né nella principale base della Marina né altrove.

Il primo scatto d’orgoglio è del consigliere regionale e comunale Vincenzo Di Gregorio. Dice di non lasciarsi sfuggire quest’occasione, considerato il legame strettissimo sempre esistito tra la portaerei e la base navale tarantina, e invita a elaborare un progetto per fare in modo che resti a Taranto. «Una volta in disarmo – si augura Di Gregorio – nave Garibaldi potrebbe essere trasformata in museo ed è naturale immaginare che la sua sede continui ad essere Taranto.
Secondo alcune indiscrezioni di stampa, invece, sembra che a Genova stiano già lavorando alla trasformazione della nave in un sito museale e congressuale. Il progetto, sempre stando a queste notizie, sarebbe stato già condiviso con i vertici della Marina Militare italiana. Non sappiamo se tutto ciò corrisponda al vero, in ogni caso, questa indiscrezione deve servire da campanello d’allarme per non vedere per l’ennesima volta, compiersi un vero e proprio scippo ai danni del capoluogo jonico».
Il consigliere parla di scippo, ma in questo caso Genova non strappa nulla a Taranto che già esista.

A Genova hanno avuto l’idea e il progetto ha già fatto moltissimi passi in avanti. Inoltre non si tratta di indiscrezioni, basta leggere i giornali liguri e le riviste di settore per rendersi conto dello stato di avanzamento del progetto. L’iniziativa, guidata dall’ammiraglio Sergio Biraghi, già capo di stato maggiore della Marina, e oggi vicepresidente del Centro di analisi sulla marittimità, e da Giuseppe Bono, è già stato condiviso – è scritto – nelle sue linee essenziali con i vertici della Marina Militare Italiana, e ricalca per filosofia dell’intervento quello che ha fatto della portaerei Uss Intrepid, una delle principali attrazioni turistiche e culturali di New York. Un grande sito in grado di polarizzare interessi turistici, congressuali, di studio e di favorire al tempo stesso l’insediamento a Genova, non casualmente in una porzione di porto immediatamente a ridosso dell’area crocieristica, di importanti realtà direttamente connesse con la vocazione marittima e mediterranea del più importante porto del Paese».
Il consigliere Di Gregorio insiste: «Dobbiamo subito candidare Taranto come sede di Nave Museo Garibaldi, creando intorno a questo progetto un consenso trasversale e unanime che coinvolga tutte le forze politiche, al di là degli schieramenti. Personalmente chiederò al presidente Michele Emiliano l’impegno diretto della Regione, e il coinvolgimento di Asset per predisporre un progetto adeguato».

La vita comincia a 40 anni anche per la portaerei Garibaldi, ora di base a Taranto

Nave «Giuseppe Garibaldi» mentre attraversa il canale navigabile di Taranto

Sulla vicenda è intervenuto anche il senatore Mario Turco, vicepresidente del Movimento Cinque Stelle, ex sottosegretario alla presidenza del Consiglio del governo Conte II.  «Nel corso del governo Conte II – dichiara – lo Stato Maggiore aveva promesso la creazione di un museo navale a
Taranto, sfruttando gli spazi della Nave Garibaldi ormai in dismissione entro fine anno. Adesso scopriamo che i vertici della Marina Militare stanno pensando di attuare tale progetto nel porto di Genova. Se ciò dovesse verificarsi – aggiunge – non rappresenterebbe altro che un ennesimo scippo al Sud e al capoluogo ionico in barba agli impegni precedentemente assunti». «Taranto – aggiunge – è una città che ospita da sempre le basi della Marina militare, ha sacrificato importanti aree del suo territorio ed è giusto che adesso sia messa nelle condizioni di valorizzare la sua storia marittima e militare anche attraverso un polo museale navale ospitato dalla portaerei. Un’infrastruttura che, combinata al Mosa, non potrebbe che accrescere le opportunità turistiche della città delle due mari». «Ci appelliamo pertanto – conclude – agli altri parlamentari e a tutte le istituzioni locali. affinché si faccia fronte comune davanti a questo ennesimo impegno tradito».

 

FONTE. CORRIERE DEL MEZZOGIORNO

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