Lizzano (TA) Centrodestra unito contro la riapertura della discarica ex Vergine

Una battaglia per la salute e l’ambiente: il 30 dicembre 2024 a Lizzano i partiti di centrodestra ribadiranno il loro “NO” alla discarica Lutum.

di Redazione

 

(EN24) Lizzano si prepara per una conferenza stampa decisiva organizzata dai partiti di centrodestra della provincia di Taranto – Fratelli d’Italia, Forza Italia, La Lega di Salvini, Noi Moderati e Unione di Centro. L’evento si terrà il 30 dicembre 2024, alle ore 17:30, presso l’aula consiliare del Comune.

L’incontro rappresenta un momento cruciale nella battaglia contro la riapertura della discarica ex Vergine, oggi Lutum, una questione che continua a destare allarme e indignazione tra cittadini e istituzioni locali.

La riapertura della discarica, formalmente situata nel Comune di Taranto ma a pochi passi da Lizzano e Fragagnano, è tornata al centro dell’attenzione con l’avvio di un nuovo procedimento autorizzativo, pubblicato l’8 agosto scorso dalla Provincia di Taranto. Questo iter ha già scatenato una reazione forte e compatta da parte della comunità locale, delle associazioni ambientaliste e di numerosi enti pubblici.

Tra manifestazioni di piazza, raccolte firme e delibere consiliari, la popolazione della zona orientale della provincia jonica ha ribadito il suo fermo “NO” a quello che viene definito un “ecomostro”. Il ricordo della mobilitazione del 14 luglio 2023, quando migliaia di cittadini scesero in piazza contro una precedente richiesta di AIA avanzata dalla Lutum, è ancora vivo e alimenta una determinazione crescente.

Le preoccupazioni non riguardano solo l’impatto ambientale e sanitario, ma anche le conseguenze economiche per un territorio già vocato all’agricoltura e al turismo. Recenti episodi, come i malori accusati dai funzionari di Arpa Puglia durante un’ispezione presso il sito, evidenziano i rischi immediati e concreti per la salute pubblica.

Nel contesto di questa complessa vicenda, il consiglio comunale di Taranto ha già espresso una chiara opposizione alla discarica, approvando, ai primi di dicembre del 2024, una mozione presentata da Antonio Lenti e sostenuta trasversalmente da tutte le forze politiche.

Il consigliere regionale Antonio Paolo Scalera, La Puglia Domani.

Anche il consigliere regionale de La Puglia Domani e vicepresidente della Commissione Ambiente della Regione Puglia, Antonio Scalera, aveva preso posizione, dichiarando che la zona orientale della provincia di Taranto «ha già pagato e continua a pagare, in termini ambientali e di conseguenza sanitari, un prezzo troppo alto. Quel territorio – aveva sottolineato Scalera – è vocato all’agricoltura, con le sue eccellenze nella produzione di vino e olio. Quell’area può e deve avere solo uno sviluppo turistico per la bellezza del suo mare, il ricco patrimonio archeologico e la grande ospitalità della sua gente».

Da sinistra l’On. Dario Iaia e il consigliere regionale Renato Perrini

Ferme prese di posizione erano giunte anche dall’onorevole Dario Iaia, segretario della Commissione bicamerale Ecomafie, e dal capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale, Renato Perrini. Entrambi, già in passato, avevano espresso contrarietà alla riapertura del sito, evidenziando che l’area di Lizzano, Fragagnano, Monteparano, Roccaforzata e Faggiano è già gravata «da impianti profondamente impattanti e collegati al ciclo dei rifiuti». Anche loro avevano inoltre ribadito che quella zona è vocata all’agricoltura d’eccellenza, come il Primitivo di Manduria e la produzione di olio, e allo sviluppo del turismo di qualità.

Il consigliere Perrini poi aveva criticato duramente la politica delle discariche praticata in Puglia: «Mentre in tutta Europa e nel resto d’Italia si discute di sostenibilità, rispetto degli ecosistemi e tutela delle biodiversità, in Puglia si continua con la compromissione definitiva dei territori a causa della totale incapacità del Governo regionale di chiudere il ciclo dei rifiuti, con conseguenti danni ambientali ed economici incalcolabili».

L’incontro del 30 dicembre di Lizzano, oltre a ribadire la compattezza delle posizioni del centrodestra, rappresenta un momento cruciale nella battaglia contro la riapertura della discarica ex Vergine, oggi Lutum,

I coordinatori provinciali di Fratelli d’Italia (Dario Iaia), Forza Italia (Vito De Palma), La Lega (Luigi Laterza), Noi Moderati (Pierfilippo Marcoleoni) e UDC (Michele Andrisano) hanno dichiarato in un comunicato stampa congiunto: «Le segreterie provinciali dei partiti del centrodestra e i relativi rappresentanti a tutti i livelli saranno a Lizzano presso la sala consiliare, lunedì 30 dicembre alle ore 17.00, per manifestare la propria ferma contrarietà alla riapertura della discarica ex Vergine. Sono note le vicende ambientali e giudiziarie che hanno riguardato quel sito. Riteniamo che la nostra provincia abbia già dato troppo in termini naturalistici e che non si possa continuare a pagare il prezzo del fallimento del centrosinistra regionale nella chiusura del ciclo dei rifiuti. Durante l’incontro con i cittadini, le associazioni e la stampa, spiegheremo la nostra posizione e chiariremo le responsabilità reali alla base di questa situazione. Siamo dalla parte di chi non accetta che, ancora una volta, il nostro territorio venga deturpato irreversibilmente per interessi esclusivamente economici, senza alcuna attenzione per lo sviluppo turistico, enologico, agricolo ed economico della provincia di Taranto. Faremo in modo che le ragioni del nostro NO giungano forti e chiare su tutti i tavoli, inclusa la Regione Puglia. Ci opporremo con tutte le nostre forze. Questo deve essere chiaro».

La chiusura definitiva della discarica ex Vergine rappresenta dunque non solo una questione ambientale, ma anche un simbolo della volontà di autodeterminazione e resilienza di un territorio deciso a tutelare la propria identità e il proprio futuro.

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