La Francia vuole portare la Fifa a Parigi e vota il bonus fiscale

I legislatori voteranno un piano di sgravi fiscali promosso dal governo Macron per incoraggiare gli organismi sportivi internazionali a trasferirsi nel paese

di Redazione

ROMA – I legislatori francesi voteranno un piano di sgravi fiscali promosso dal governo Macron per incoraggiare gli organismi sportivi internazionali – ma soprattutto la Fifa – a trasferire la propria sede in Francia. Un bonus fiscale che non può essere applicato alla maggior parte delle aziende e dei cittadini francesi. Lo scrive il New York Times. L’emendamento al bilancio del governo per il 2024 premierebbe le organizzazioni che si trasferiscono in Francia esentando loro, e i loro dipendenti, da un’ampia fascia di imposte sulle società, sulla proprietà e sul reddito: risparmi per milioni di dollari ogni anno. Sono più di le 30 federazioni internazionali riconosciute dal Comitato Olimpico Internazionale che potrebbero in teoria beneficiarne. Ma sia i sostenitori che i detrattori delle agevolazioni – scrive il Nyt – affermano la Francia ha un solo obiettivo: la Fifa di Infantino. L’organo di governo del calcio mondiale ha sede a Zurigo dal 1932. Ma sta cercando una nuova sede, soprattutto perché la legge svizzera ha reso difficile assumere dipendenti provenienti da paesi extraeuropei. Il Senato, la camera alta del Parlamento francese, ha recentemente votato per cancellare il testo relativo alle federazioni sportive dal documento di bilancio del governo. Ma i legislatori hanno rielaborato la misura per garantire che la proposta fosse inclusa.

La Fifa è un colosso da quasi 2.000 membri dello staff, interessi commerciali globali e ricavi di miliardi di dollari. Il presidente Infantino sarebbe uno dei beneficiari più importanti della proposta di esenzione sulle imposte sul reddito: il suo stipendio al lordo delle imposte e il pacchetto di bonus ammontavano a 3,9 milioni di dollari, secondo i resoconti più recenti. È lui che ha supervisionato l’apertura di un altro avamposto Fifa a Parigi, nel 2021, un “pied-à-terre” all’interno dell’opulento Hotel de la Marine.
La proposte di un nuovo status fiscale specifico per gli organismi sportivi internazionali hanno ricevuto una valutazione negativa anche dal Conseil d’État, il più alto tribunale amministrativo francese, che ha ricevuto una bozza a settembre. La corte ha emesso un parere negativo sulla base del fatto che costituirebbe una “violazione dell’uguaglianza fiscale”.

 

fonte: Agenzia DIRE www.dire.it

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