Anche il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha partecipato ai colloqui bilaterali con la Santa Sede, in occasione della ricorrenza della firma dei Patti Lateranensi e dell’Accordo di Revisione del Concordato
“Abbiamo parlato di famiglia, scuola e problemi di giovani. E’ stato un clima buono e costruttivo. C’è stata convergenza su tutti gli argomenti. Uno scambio sereno e aperto. Abbiamo sottolineato i problemi comuni di questa pandemia”. Lo ha detto il presidente della Ceri, cardinal Gualtiero Bassetti, uscendo dal ricevimento tenuto all’ambasciata italiana presso la Santa Sede in occasione del 92mo anniversario della firma dei Patti Lateranensi.
Bassetti, di recente ripresosi dal covid, ha anche avuto un pensiero per l’Italia afflitta dalla pandemia. “Siamo in una condizione surreale. Delle volte mi sveglio la mattina e penso sia stato un brutto sogno”, ha detto, “Sono ottimista, bisogna che portiamo una grande speranza per far capire che la notte è lunga ma che l’alba viene come dice la sentinella di Isaia. Sta anche a noi costruirla con un impegno fattivo. Soprattutto pensando ai giovani che sono i più smarriti. Non è il tempo di pensare a noi ma come dice il Papa di essere il samaritano che si china dove c’e’ bisogno di curare un ferito”.
Per la Santa Sede erano intervenuti i cardinali Pietro Parolin e Gualtiero Bassetti, rispettivamente Segretario di Stato vaticano e Presidente della Cei. Ad accompagnare Bassetti il segretario generale della Cei mons. Stefano Russo, Parolin era affiancato dai monsignori Paul Richard Gallagher e Edgar Pena Parra, “ministro degli Esteri” e Sostituto della Segreteria di Stato. Presenti per l’Italia, oltre a Mattarella e Draghi, anche i presidenti di Camera e Senato, Roberto Fico e Maria Elisabetta Alberti Casellati.
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