Tecnologia avanzata permette la realizzazione di parti anatomiche complesse in un’unica soluzione
di Salvatore Stano
ZURIGO, BOSTON – Un team di ricercatori svizzeri e statunitensi ha compiuto un passo rivoluzionario nella stampa 3D, realizzando la prima mano robotica con ossa, legamenti e tendini in un’unica soluzione. Questo straordinario risultato è stato ottenuto grazie a una tecnologia innovativa che rende la stampa 3D adatta a polimeri a cura lenta, aprendo nuove prospettive per la creazione di robot complessi e resistenti.
La svolta è stata resa possibile attraverso una tecnica che unisce la stampa 3D con uno scanner laser e un meccanismo di feedback. La startup statunitense Inkbit, uno spin-off del MIT, offre ora questa tecnologia avanzata per la stampa 3D su richiesta dei clienti, aprendo la strada a un nuovo approccio nella creazione di oggetti complessi.
Finora, la stampa 3D era limitata a plastica a cura rapida, ma grazie a questa nuova tecnologia, è stata adattata per polimeri a cura lenta. Questi nuovi materiali presentano vantaggi significativi in termini di elasticità, durata e robustezza, aprendo la strada a nuove possibilità nella creazione di parti anatomiche sofisticate.
Il professor Robert Katzschmann dell’ETH Zurigo spiega che questa innovazione consente di utilizzare polimeri a cura lenta, come i tioleine, che offrono proprietà elastiche notevolmente migliori rispetto ai materiali precedenti. La mano robotica sviluppata con questa tecnologia dimostra la possibilità di creare robot morbidi più sicuri nell’interazione con gli esseri umani e più adatti a manipolare oggetti fragili.
La nuova tecnica di stampa 3D coinvolge uno scanner laser 3D che controlla ogni strato stampato, permettendo un feedback in tempo reale e consentendo la correzione di eventuali irregolarità durante la stampa successiva. Questo approccio rivoluzionario elimina la necessità di levigare strati irregolari, semplificando il processo e aprendo nuovi scenari per la creazione di strutture sofisticate e parti anatomiche complesse.
Gli sviluppatori prevedono che questa innovativa tecnologia troverà applicazioni in settori come la robotica avanzata, la medicina personalizzata e la produzione su misura di componenti complessi. La ricerca continuerà presso l’ETH Zurigo per esplorare ulteriori possibilità e per ottimizzare la tecnologia di stampa per l’uso con altri materiali a cura lenta.
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