In Puglia ‘lectio magistralis’ sul Giorno del Ricordo del professor Cosimo Rodia. Un evento organizzato da Fratelli d’Italia

A San Giorgio Jonico (TA) presenti i parlamentari di FdI, Maria Nocco (senatrice), Dario Iaia e Giovanni Maiorano (deputati). Rodia: «La storia è una cosa seria che si scrive utilizzando tutte le fonti a disposizione»

di Salvatore Stano

Nella solenne cornice della Sala Consiliare del Municipio di San Giorgio Jonico (TA), si è tenuta la commemorazione del Giorno del Ricordo, attraverso un convegno di profondo significato, moderato dal vice-coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia, Urbano Nobile.

L’evento, arricchito dalla partecipazione di eminenti figure politiche joniche – tra cui la senatrice Maria Nocco, i deputati Dario Iaia e Giovanni Maiorano, il consigliere regionale Renato Perrino e il sindaco Mino Fabbiano – ha attirato anche l’attenzione di altri amministratori locali e cittadini comuni, desiderosi di onorare la memoria di un passato doloroso, ma imprescindibile per comprendere la nostra identità nazionale.

Nel dare il “benvenuto” nella Casa comunale, il sindaco di San Giorgio Jonico, Mino Fabbiano, ha sottolineato l’importanza intrinseca della Giornata del Ricordo, ringraziando inoltre il circolo cittadino di Fratelli d’Italia per aver promosso l’evento, il quale ha dato lustro alla città ionica con la partecipazione di autorevoli rappresentanti del Parlamento.

Ha fatto seguito la ‘lectio magistralis‘ – di quasi un’ora – del professor Cosimo Rodia, studioso e profondo conoscitore della storia delle Foibe nonché direttore di Interzona, (portale di letteratura, arte, musica, costume e società), il quale a gran voce ha sottolineato come: «i territori dell’Istria e della Dalmazia abbiano orbitato da millenni intorno alla nostra civiltà, alla nostra cultura, al nostro ceppo linguistico… Bisogna liberarsi del monopolio ideologico e settario della memoria… La storia è una cosa seria che si scrive utilizzando tutte le fonti a disposizione… È dalla storia che si giunge alla coscienza e, infine, alla memoria; le altre strade sono scorciatoie viziate dall’ideologia e dalla propaganda». Concludendo ha poi pungolato i politici presenti con un forte messaggio: «Perché non istituire una giornata sulle vittime del comunismo, che sono state più di dieci milioni?»

La senatrice Nocco, richiamando le frasi del prof Rodia ha ribadito con forza: «La tragedia delle Foibe non deve essere dimenticata, dobbiamo mantenere vivo il ricordo di coloro che persero la vita nel massacro delle Foibe o che furono costretti a lasciare le loro terre. Un ricordo che ci auguriamo, prima o poi, sia condiviso da tutte le forze politiche».

Il deputato Maiorano, elogiando il convegno, ha sottolineato la solidità e la veridicità dei fatti raccontati dal professor Rodia: «finalmente può essere riconosciuta, senza essere più negata, questa immane tragedia, una storia di grande sofferenza dei nostri connazionali che rende giustizia a quanti persero la vita o la casa».

L’onorevole Iaia, invece, ha coinvolto i presenti con un interessantissimo passaggio politico sulle Foibe, evidenziando le cause che hanno portato a celare, tacitare e schermare gli atti delle Foibe nel periodo repubblicano a causa di una ideologia comunista, figlia di quella sovietica, che ha permeato la vita politica italiana dal 1945 fino agli inizi degli anni novanta. Eloquente il passaggio sui comitati di liberazione: «nei comitati di liberazione nazionale non c’erano soltanto appartenenti al partito comunista, c’erano cattolici, liberali, repubblicani. Tutti hanno contribuito alla nascita della Repubblica”.

A margine del convegno abbiamo raccolto anche il pensiero dell’organizzatore del convegno, Urbano Nobile: «in un momento storico in cui la manipolazione ideologica minaccia la verità storica, la commemorazione del Giorno del Ricordo a San Giorgio Jonico si è rivelata non solo un tributo alle vittime delle Foibe, ma anche un’opportunità per riaffermare il nostro impegno per una memoria condivisa e una visione autentica del passato».