Il Movimento culturale “Il Mondo al Contrario” di Vannacci: un fenomeno in crescita, sempre più italiani lo supportano

Il movimento culturale “Il Mondo al Contrario”, ispirato e fondato sulle idee del generale Roberto Vannacci, sta crescendo esponenzialmente in tutta Italia. Nato nel 2023 dalla volontà di un gruppo di cittadini determinati a promuovere e difendere i contenuti espressi nei dodici capitoli del libro omonimo di Vannacci, il Comitato si è affermato come un baluardo nella lotta contro quello che definiscono il “pensiero unico dominante”.

Il movimento è stato creato con l’obiettivo principale di difendere la libertà di espressione, un diritto sancito dall’articolo 21 della Costituzione Italiana, che i fondatori ritengono minacciato dall’attuale clima culturale e politico. Il Comitato “Il Mondo al Contrario” si oppone a ogni forma di censura e promuove i principi e i valori enunciati nel libro di Vannacci, attraverso iniziative che spaziano nei settori culturale, sociale, economico e ambientale. Queste attività sono coordinate a livello nazionale e coinvolgono una crescente rete di sostenitori, diffondendo il messaggio del generale tramite i social media, internet, e altri canali di comunicazione.

La crescita del movimento è evidente anche dai numeri: ad oggi, “Il Mondo al Contrario” conta circa 8.000 iscritti, con coordinatori attivi non solo in Italia, ma anche all’estero, in Paesi come Russia e Ungheria. Questa espansione è alimentata da una partecipazione attiva della base, che richiede sempre più eventi e incontri con il generale Vannacci. In Puglia, ad esempio, Claudio Spinelli, responsabile locale dell’associazione, ha espresso il desiderio di avere Vannacci presente alla Fiera del Levante di Bari, evidenziando l’entusiasmo e la mobilitazione dei sostenitori pugliesi.

Il movimento si distingue anche per le sue posizioni fortemente critiche verso il politicamente corretto e la cultura “woke”. Dichiarazioni su temi come l’Europa, la guerra nell’Est Europa, e i diritti civili hanno spesso scatenato dibattiti accesi, contribuendo ad accrescere la visibilità di Vannacci e del suo movimento. In particolare, la ferma opposizione allo Ius Scholae e allo Ius Soli espressa dal generale, sottolineata in una recente intervista, riflette la sua visione rigorosa della cittadinanza e dell’identità nazionale.

Nonostante le speculazioni su una possibile evoluzione del movimento in un partito politico autonomo, Vannacci ha smentito tali ipotesi, affermando che il suo impegno è rivolto principalmente alla promozione delle idee contenute nel suo libro: «Si sono inventati questa cosa che voglio fondare un mio partito. Ma io sono fedele alla parola data a Matteo Salvini… Queste sono le persone che vogliono mettere zizzania tra me e la Lega. Quello che esiste è un movimento inizialmente culturale, ‘Il mondo al contrario’, che si sta ampliando, perché c’è sempre più gente che mi supporta. Prima questo movimento seguiva un generale, poi uno scrittore, adesso segue un politico e sta quindi cambiando la propria ragione sociale».. Tuttavia, la continua crescita del movimento e l’interesse suscitato a livello nazionale e internazionale indicano che “Il Mondo al Contrario” potrebbe svolgere un ruolo sempre più rilevante nel panorama politico e culturale italiano.

Con una base di iscritti in continua espansione e una leadership decisa, il movimento culturale “Il Mondo al Contrario” si conferma come una realtà emergente che, opponendosi alle tendenze culturali e politiche dominate, aspira a difendere e promuovere i valori tradizionali e la libertà di espressione.

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