In una nota, il gruppo sciita libanese filo-iraniano ha affermato di aver preso di mira i siti militari israeliani per agevolare il passaggio di droni carichi di esplosivo “verso altri obiettivi nel profondo” Stato ebraico
Gli obiettivi della rappresaglia lanciata dal partito sciita libanese filo-iraniano Hezbollah contro Israele per vendicare la morte dell’alto comandante Fouad Shukr, ucciso nella periferia sud di Beirut in un raid lo scorso 30 luglio, “erano basi e siti militari, e non i civili”. Lo ha detto il segretario generale del partito sciita libanese filo-iraniano Hezbollah, Hassan Nasrallah, durante un discorso televisivo citato dal quotidiano francofono “L’Orient Le Jour”. “Abbiamo stabilito dei criteri per la nostra rappresaglia, non prendendo di mira infrastrutture civili nonostante ne avessimo avuto il diritto, perché nelle zone meridionali del Libano sono stati uccisi (dai bombardamenti israeliani) anche civili”, ha spiegato Nasrallah.
Il leader di Hezbollah ha sottolineato che uno degli obiettivi principali dell’operazione di oggi era la base di Glilot, situata nei pressi di Herzliya, a nord di Tel Aviv, dove si trovano il quartier generale del Mossad e diverse unità del corpo d’elite dell’intelligence, tra cui l’unità di spionaggio 8200, che “organizza operazioni di assassinio”. “Abbiamo lanciato più di 300 razzi di tipo Katyusha e abbiamo anche lanciato per la prima volta droni dalla Bekaa (regione libanese vicina al confine siriano). Il piano era inviare abbastanza razzi per attivare l’Iron Dome per alcuni minuti, al fine di consentire ai droni di attraversare il confine e colpire gli obiettivi prefissati”, ha spiegato il leader di Hezbollah.
“Secondo le nostre informazioni, diversi droni hanno raggiunto gli obiettivi previsti ma il nemico, come al solito, tace su questo”, ha aggiunto Nasrallah. Il segretario generale del partito libanese ha inoltre minimizzato il raid aereo preventivo lanciato da Israele nel sud del Libano per scongiurare un attacco su larga scala contro lo Stato ebraico. “Le affermazioni israeliane secondo cui sarebbero stati distrutti missili balistici strategici sono false. Non avevamo intenzione di utilizzare questo tipo di armi, ma potremmo utilizzarle in futuro. Anche le notizie secondo cui Hezbollah intendeva lanciare 6 mila razzi non sono vere”, ha affermato Nasrallah.
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha commentato la rappresaglia del partito sciita filo-iraniano libanese: “Le Forze di difesa di Israele hanno lavorato intensamente per sventare le minacce di Hezbollah, che ha lanciato centinaia di razzi contro lo Stato ebraico. Siamo determinati a fare tutto il possibile per proteggere il nostro Paese e riportare i residenti del nord sani e salvi nelle loro case”, ha affermato Netanyahu, citato dal quotidiano “Times of Israel”, durante una riunione del gabinetto di sicurezza. “Stamattina abbiamo scoperto i preparativi di Hezbollah per attaccare Israele. In consultazione con il ministro della difesa e il capo di stato maggiore delle Forze di difesa, abbiamo ordinato di agire in modo preventivo per rimuovere le minacce”, ha spiegato il premier israeliano. “Se qualcuno ci fa del male, noi rispondiamo facendogli del male”, ha aggiunto Netanyahu.
Intorno alle 5 del mattino (ore 04:00 in Italia), infatti, decine di caccia militari israeliani hanno lanciato un attacco preventivo contro Hezbollah nel sud del Libano, colpendo lanciatori programmati per sparare proiettili. Secondo il quotidiano “Times of Israel”, centinaia di lanciarazzi di Hezbollah sono stati colpiti simultaneamente. Il portavoce delle Forze di difesa israeliane (Idf), contrammiraglio Daniel Hagari, ha fatto sapere tramite una dichiarazione video che sono stati presi di mira obiettivi che “rappresentavano una minaccia imminente per i cittadini dello Stato di Israele”. “Hezbollah lancerà presto razzi e forse anche missili e droni contro il territorio israeliano”, ha affermato Hagari poco prima dell’inizio della rappresaglia, sottolineando che il gruppo libanese era in procinto di lanciare “un attacco su vasta scala”. “Stiamo operando per autodifesa. Siamo pronti a fare tutto il necessario per difendere il popolo di Israele”, ha aggiunto il portavoce delle Idf. Dopo l’avvio della rappresaglia del partito sciita filo-iraniano per l’uccisione di Shukr, Hagari ha poi affermato: “Hezbollah sta lanciando razzi e droni contro Israele. I nostri sistemi di difesa aerea, le navi della Marina e gli aerei dell’Aeronautica stanno proteggendo i civili, identificando e intercettando le minacce, e colpendo ovunque necessario per rimuovere le minacce”.
Nell’attacco preventivo lanciato oggi da Israele nel sud del Libano contro il partito sciita filo-iraniano Hezbollah sono stati impiegati circa 100 caccia dell’Aeronautica militare, sotto la direzione del Comando nord e della Divisione di intelligence. Lo hanno reso noto su X le Forze di difesa di Israele (Idf), spiegando che nel raid sono stati distrutti migliaia di lanciatori puntati verso lo Stato ebraico, sia verso il nord che verso l’area centrale. L’operazione israeliana è stata condotta a seguito delle informazioni dell’intelligence secondo cui Hezbollah era pronto a lanciare un attacco su larga scala contro lo Stato ebraico alle 5 del mattino, ora locale. L’attacco israeliano preventivo, che secondo quanto riporta la stampa israeliana è stato compiuto alle 04:45, è stato seguito dal lancio di centinaia di razzi da parte del gruppo sciita filo-iraniano libanese.
Come riporta “Times of Israel”, Netanyahu ha seguito gli sviluppi dalla sala di comando sotterranea delle Idf presso il quartiere generale militare di Tel Aviv, insieme al ministro della Difesa Yoav Gallant. A seguito dell’attacco di Hezbollah, il ministro israeliano ha dichiarato lo stato di emergenza nel Paese per le prossime 48 ore. Una fonte governativa anonima ha riferito all’emittente “Channel 12” che Israele non vuole un’escalation che possa provocare una guerra in Libano. “Non è stato un attacco mirato a scatenare un conflitto, ma a rimuovere una seria minaccia per milioni di cittadini israeliani”, ha affermato la fonte in riferimento all’attacco preventivo lanciato da Israele contro Hezbollah, aggiungendo che “l’escalation dipende dalle azioni” del gruppo filo-iraniano.
FONTE: Nova News
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