Un IV atto che si apre nel migliore dei modi, “42 gradi” vissuti sull’accogliente terrazza delle Vecchie Segherie Mastrototaro e poi in serata sui 42 gradini, simbolo dell’evento, al chiaro di luna.
“Dobbiamo avere consapevolezza che quello che si sta verificando nel pianeta, quello che noi abbiamo chiamato sviluppo è un atteggiamento antieconomico che ha determinato conseguenze che ora tutti subiamo” ha detto Anna Grazia Maraschio, assessore all’ambiente della Regione Puglia, che poi, prima di lasciare la parola al primo illustre ospite, ha invitato tutti a riflettere, avendo in mente l’obiettivo di “far cambiare le coscienze e cambiare il senso delle decisioni dei politici”, sottolineando che c’è urgenza di avere in ogni città un piano per il verde e fare delle scelte a favore della natura, che vadano in una unica direzione, cioè verso una maggiore valorizzazione delle risorse che si hanno a disposizione.
Padre Alex Zanotelli, primo ospite dell’evento, presbitero e missionario italiano, facente parte della comunità missionaria dei Comboniani, ispiratore e fondatore di diversi movimenti italiani per creare condizioni di pace e di giustizia solidale, prima di arrivare a parlare dell’acqua e del problema relativo ad essa, ha condotto i presenti per mano, portando a leggere la realtà per quella che è, senza fake-news o influenze esterne, parlando di un sistema mondiale economico-finanziario militarizzato, “più finanziario che economico”, come ha tenuto a sottolineare, che permette al 10% del mondo di consumare il 90% dei beni prodotti sul pianeta. “Questa è una cosa assurda, se solo penso che questo è un sistema che porta alla fame e alla miseria. Ho iniziato a leggere la realtà e la Bibbia con altri occhi, solo avendo vissuto a Korogocho, una baraccopoli vicino Nairobi, per 12 anni“. Un preambolo interessante che ha portato il Padre a definire l’acqua “Madre“, per poi farne una denuncia e preavviso, richiamando anche l’importanza della “Laudato Sii” di Papa Francesco nelle giornate, dicendo: ” Tutta la vita, anche umana, è acqua. Siamo arrivati alla follia di privatizzare l’acqua. Entro il 2040 avremo il 40% in meno di disponibilità idrica, anche fino al -80%. Finiremo a fare la guerra tra di noi. L’acqua è un diritto alla vita, ci ricorda il Santo Padre…”
“Così stanno bruciando il mare, Così stanno uccidendo il mare, Così stanno umiliando il mare, Così stanno piegando il mare” cantava Lucio Dalla, ed è proprio da queste parole che l’universo musicale dei quattro componenti della Banda Osiris e quello scientifico e filosofico di Telmo Pievani, si sono uniti per un magistrale spettacolo sull’acqua, che partendo dalle origini, immaginando un possibile futuro, analizzandone i nostri comportamenti in modo puntuale, ma anche divertente, hanno portato veramente tutti i presenti e non, veri “figli delle stelle”, a interrogarsi sull’essere “homo sapiens”, dato che un pianeta B non esiste e attualmente “dovremmo fare solo giustizia per l’acqua!”
Sì, “giustizia per l’acqua” potrebbe essere il giusto riassunto di una serata, durante la quale, passo passo, grazie a grandi ospiti, i presenti sono stati condotti dalle origini a un possibile futuro, a rispondere alla domanda “cosa è l’acqua”, per poi diventare più coscienti e tentare il cambiamento, affinché il percorso di questi quattro giorni che si svilupperà a Bisceglie, non rimanga un percorso fugace, ma un qualcosa che possa renderci consapevoli che ciò che leggiamo sui giornali in questi giorni ci renda consapevoli del fatto che viviamo in un momento complicato da modificare, modificando gli atteggiamenti di ogni giorno.
Savio Rociola
Be the first to comment on "“Giustizia per l’acqua!” Prima serata di “42 gradi” a Bisceglie"