La Premier valuta le opzioni per la successione di Fitto, mentre si intensificano le trattative per ottenere un ruolo di rilievo nel nuovo esecutivo di Ursula von der Leyen. Decisione attesa entro pochi giorni.
Tuttavia, alcune fonti governative indicano che i negoziati potrebbero essere complicati dall’ambizione di Palazzo Chigi di ottenere una vicepresidenza esecutiva per Fitto, un obiettivo che non solo consoliderebbe il suo ruolo, ma dimostrerebbe anche un successo maggiore rispetto al precedente governo, che vide Paolo Gentiloni ricoprire un ruolo rilevante ma senza l’incarico di vicepresidente.
Fitto, dal canto suo, mantiene un atteggiamento sereno, pur sapendo che la decisione è ormai nelle mani di Meloni. La Premier, pur consapevole della perdita che Fitto rappresenterebbe per il governo italiano, sembra decisa a sfruttare al massimo questa opportunità nelle negoziazioni con von der Leyen, puntando a un portafoglio economico di rilievo.
Se l’accordo verrà raggiunto, Meloni intende presentare la scelta di Fitto in un Consiglio dei Ministri convocato appositamente dopo la pausa estiva, probabilmente il 28 o il 30 agosto. Questo passaggio servirà non solo a formalizzare la nomina, ma anche a rafforzare l’unità della coalizione e a coinvolgere tutte le componenti della maggioranza in una responsabilità collettiva.
Nel frattempo, la Premier sta valutando varie opzioni per la successione di Fitto. Tra queste, vi è l’ipotesi di nominare un tecnico che si occupi del PNRR, della coesione e del Sud, mantenendo temporaneamente per sé le deleghe agli Affari Europei. Un’altra possibilità sarebbe quella di suddividere le deleghe tra tre sottosegretari alla Presidenza del Consiglio, una soluzione consigliata dal Ministro degli Esteri Antonio Tajani, che permetterebbe di mantenere il controllo all’interno di Fratelli d’Italia e evitare tensioni con Lega e Forza Italia.
In ogni caso, le dimissioni di Fitto dovrebbero avvenire in autunno, concedendo così a Meloni il tempo necessario per definire la nuova struttura del governo e assicurare una transizione senza scossoni.
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