Giorgia Meloni a Bagnoli, il governatore: «Sono il civile De Luca, benvenuta». Corteo di protesta e tensione con la polizia

De Luca-Meloni, nuovo scambio di battute a Bagnoli. In marcia verso la località un centinaio di manifestanti, fermati dalla polizia. La firma per il futuro dell’area ex Italsider. Il sindaco Manfredi: «Sarà la volta buona». E la premier invita il governatore, contrariato, a fare una foto sul palco

di Simona Brandolini e Fabrizio Geremicca

È la prima volta da premier a Napoli. Giorgia Meloni aveva chiuso la sua campagna elettorale per le politiche sempre a Bagnoli. Ma questa volta firma il protocollo con cui viene stanziato un miliardo e duecento milioni per riqualificare l’ex Italsider, attualmente, dopo 34 anni, ancora una promessa mancata. La visita è anche l’occasione per un nuovo incontro tra Meloni e De Luca: anche questa volta tra la premier e il presidente della Campania c’è stato uno scambio di battute. «Sono il civile De Luca, benvenuta», ha detto il governatore a Meloni. «Grazie presidente», ha risposto lei.

Tensione con la polizia

Già la vigilia è stata segnata dalle proteste dei comitati, a difesa dei beni comuni, e anche stamane la giornata si annuncia movimentata. Oltre un centinaio di manifestanti, appartenenti a diversi movimenti studenteschi e dell’area antagonista di Napoli sono partiti per un corteo di protesta in
occasione della visita della premier. La manifestazione si sta dirigendo verso la Porta del Parco di Bagnoli, lungo via Diocleziano, dove si terrà l’incontro tra Meloni e il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi per la firma dell’accordo sul futuro dell’area ex Italsider. A controllare la marcia le forze di polizia, che a via Diocleziano bloccano l’avanzare dei manifestanti: momenti di tensione. Due ore dopo il corteo riprende il suo cammino, allontanandosi dalla zona sbarrata dalle forze dell’ordine. Poi, dopo un giro per le vie del quartiere, torna nei pressi dell’auditorium dove si è svolta la cerimonia istituzionale, riuscendo ad arrivare al cancello, ormai chiuso. I manifestanti si fermano lì, scandendo slogan a difesa del quartiere.

La protesta

«Prima Renzi poi Meloni, nessuna passerella sui nostri territori». Questo lo striscione che ha aperto il corteo. «Chiediamo – spiega Umberto Villa, uno dei manifestanti – la rimozione della colmata e la restituzione ai giovani e meno giovani del territorio di Bagnoli, dell’area balneabile e della linea di costa. Ci deve essere su questi temi una interlocuzione seria tra tutte le istituzioni a 360 gradi, dal governo alla Regione e al Comune. Negli anni ci sono state le passerelle e non ne vogliamo più, siamo qui per dire non accettiamo strette di mano come avvenuto in tanti anni e non facciamo differenze tra governi di destra e di sinistra».

Giorgia Meloni a Bagnoli, la firma per il rilancio dell'area ex Italsider

Manfredi: sarà la volta buona per Bagnoli

A Bagnoli, per primo, arriva il sindaco Manfredi: «Ci auguriamo che sia la volta buona sono convinto che in tempi rapidi recupereremo l’area. Una storia lunga che trova finalmente conclusione e accelerazione. Oggi con la copertura finanziaria – afferma – possiamo far partire bonifiche e infrastrutture e iniziare a attrarre investimenti per poter realizzare quanto previsto dal piano. In merito alla colmata pensiamo ad una rimozione parziale».

Su Meloni il sindaco dice: «Stia vicino alla città, che sta correndo ma deve avere il supporto del governo. A Napoli c’è tanto da fare». E ribadisce: «Il dialogo con il governo è nell’interesse della città, io sono il sindaco di tutti i cittadini». Il sindaco immagina l’apertura dei primi cantieri «tra fine luglio e inizio settembre. Cominciano anche i primi investimenti privati, le opere partiranno con grande velocità. Ora dobbiamo solo realizzare in tempi rapidi quello che aspettiamo da 30 anni». Poi arriva il governatore Vincenzo De Luca, e, a favore di fotografi, c’è la stretta di mano tra lui e Manfredi. 

Giorgia Meloni a Bagnoli, la firma per il rilancio dell'area ex Italsider

Giorgia Meloni a Bagnoli, la firma per il rilancio dell'area ex Italsider

Giorgia Meloni a Bagnoli, la firma per il rilancio dell'area ex Italsider

Giorgia Meloni a Bagnoli, la firma per il rilancio dell'area ex Italsider

L’accoglienza di De Luca a Meloni

Dopo Caivano e la ruvida accoglienza di Giorgia Meloni a Vincenzo De Luca («Sono quella str…a della Meloni»), questa volta è il governatore a non lasciarsi sfuggire l’occasione, con un cambio di passo: «Sono il civile De Luca e le rinnovo il mio benvenuto». E lei: «Grazie presidente».

Giorgia Meloni a Bagnoli, la firma per il rilancio dell'area ex Italsider

Meloni: «Ora i fondi ci sono: le cose possono cambiare»

Poi Meloni prende la parola e ringrazia «Manfredi per la collaborazione e accoglienza». E dice: «Stamattina accade qualcosa di importante a Napoli e per il Sud. Quando la storia dell’Italsider è finita avrebbe dovuto aprirsi un’epoca nuova, che doveva restituire alla città un’area vasta e dalle straordinarie potenzialità. Non è stato fatto. Non ci sono stati risultati. Oggi ci sono manifestanti che protestano, penso siano centri sociali, ma voglio dire ai cittadini che parlano di passerelle che li capisco, ma le cose possono cambiare. Bagnoli Futura è fallita dieci anni fa, è cambiata la governance, ma comunque il commissariamento non ha funzionato perché mancavano le risorse. Ora ci sono. Sui due miliardi necessari era stata appostata la cifra di 489 milioni. Noi abbiamo attinto ai fondi nazionali (e sottolinea nazionali con la vocendr) di sviluppo e coesione. Abbiamo deciso di mettere la faccia su un problema annoso. Proviamo a farlo come abbiamo fatto anche in altri posti – dice alludendo a Caivano, e aggiunge: «Il mio impegno personale perché possa accadere anche qui. Le istituzioni a Bagnoli si assumono l’impegno di rispettare quello che si annuncia». E infine: «Grazie al bel lavoro di squadra con il commissario sindaco. È il progetto di riqualificazione urbana più imponente d’Europa. Un complesso di interventi realizzati entro 2031 con un indotto di 10 mila lavoratori».

La foto sul palco

Poi c’è la firma del protocollo di intesa, tra Meloni, Manfredi e il ministro per gli Affari europei Raffaele Fitto. A quel punto la premier invita De Luca a salire sul palco per una foto: lui accetta, ma l’espressione del viso è contrariata.  «Vieni a fare una foto con noi, un po’ di arte mica…». Mentre dalla platea partiva un applauso, il governatore della Campania è salito sul palco muovendo l’indice come a dire “no”. Poi sottovoce si è rivolto a Fitto, parlando di un tema su cui da mesi sono in polemica, ossia l’attesa per l’assegnazione dei Fondi di coesione per la Campania. «Non manca più niente», ha spiegato De Luca, a cui Fitto ha replicato: «Siamo al lavoro presidente». Poi De Luca ha preso posizione e allargando le braccia ha detto: «E facciamo la foto…».

 

 

fonte: CORRIERE DEL MEZZOGIORNO

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