I raid e i bombardamenti avviati dalle forze armate di Tel Aviv nella Striscia il 7 ottobre hanno provocato oltre 25mila vittime
Autore: Vincenzo Giardina
ROMA – “Nel nome dei nostri eroi, per la nostra vita, non smetteremo di lottare fino alla vittoria assoluta“: parole del primo ministro Benjamin Netanyahu dopo la conferma da parte di Israele dell’uccisione di almeno 24 suoi militari nei combattimenti in corso nella Striscia di Gaza.
In un post diffuso sui social network, il capo del governo ha aggiunto: “Non ci fermeremo”. L’esercito di Tel Aviv ha annunciato un’inchiesta sulle circostanze della morte dei soldati. I militari avrebbero perso la vita in una zona centrale di Gaza ieri pomeriggio, attorno alle 16, ora locale, dopo che combattenti palestinesi avevano colpito con alcuni lanciarazzi un carro armato. L’esplosione ne avrebbe provocata una seconda, determinante per il crollo di due edifici all’interno dei quali si trovavano soldati. Le costruzioni, ha riferito il portavoce militare Daniel Hagari, sarebbero peraltro state in precedenza minate dall’esercito, che ne prevedeva la demolizione.
I raid e i bombardamenti avviati dalle forze armate di Tel Aviv nella Striscia il 7 ottobre hanno provocato oltre 25mila vittime. L’offensiva ordinata da Netanyahu è scattata dopo assalti di commando di Hamas e di altre organizzazioni palestinesi nel sud di Israele: uccise, allora, circa 1.200 persone.
Fonte: Agenzia DIRE (www.dire.it)
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