Fronte repubblicano contro Rassemblement National. Cresce l’attesa in Francia per le elezioni

AGI – Riuscirà il neonato “fronte repubblicano” a contrastare la vittoria elettorale del Rassemblement National? È la domanda che incombe sulla Francia alla vigilia del secondo turno delle elezioni anticipate. Già a mezzogiorno di sabato cominciano a votare i francesi del primo dei “territori d’oltremare”, la piccola comunità di Saint-Pierre-et-Miquelon, al largo del Canada nell’Atlantico del nord: nell’unico collegio elettorale dell’arcipelago il ballottaggio è fra un esponente di destra e un socialista. Seguiranno la Guyana, le Indie Occidentali, i francesi che vivono nel continente americano e la Polinesia, poi in serata la Nuova Caledonia. Gli elettori della Francia continentale e degli altri territori d’oltremare voteranno domani. A livello nazionale, raramente le elezioni legislative hanno scatenato tanta passione, suscitato l’ansia di alcuni o la speranza di chi, votando per il partito di Marine Le Pen, vuole dare alla sua famiglia politica la possibilità di governare: si tratterebbe del primo esecutivo di estrema destra in Francia dalla Seconda Guerra Mondiale. A poche ore dalla fine della campagna elettorale di venerdì a mezzanotte e dall’inizio del periodo di riserva, diversi sondaggi sembravano mostrare una testa a testa fra i tre blocchi, il RN e i suoi alleati, l’alleanza di sinistra Nuovo Fronte Popolare (NFP) e i macronisti, escludendo la maggioranza assoluta (pari ad almeno 289 seggi) per l’estrema destra.

“Il pericolo è una maggioranza dominata dall’estrema destra e sarebbe un progetto catastrofico”, ha avvertito ieri in tv il primo ministro Gabriel Attal, capo della campagna macronista.

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