Al centro della riflessione all’Angelus di questo primo giorno dell’anno, Papa Francesco pone Maria che si festeggia con il titolo di Madre di Dio. Ed è sul silenzio con cui Maria accoglie Gesù che si concentra la sua attenzione per poi richiamare il silenzio di tante madri. “Guardiamo a loro per imparare quell’amore che sa fare spazio all’altro, rispettando la sua dignità”, che non lo soffoca mai. “L’amore ci fa crescere”
Adriana Masotti – Città del Vaticano
Primo gennaio 2024, primo giorno di un anno nuovo, di un nuovo tempo donatoci da Dio da vivere e da porre, nell’odierna solennità della Santissima Madre di Dio, sotto la protezione di Maria. Di lei Papa Francesco, all’Angelus di questo giorno di festa in cui in tanti si sono dati appuntamento in Piazza San Pietro, mette in luce il silenzio di fronte all’avvenimento della nascita del Salvatore spiegandone il significato:
Non si tratta di una semplice assenza di parole, ma di un silenzio colmo di stupore e di adorazione per le meraviglie che Dio sta operando. “Maria – annota San Luca – (…) custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore” . In tal modo ella fa spazio in sé a Colui che è nato.
Anche le nostre mamme sono spesso “cattedrali del silenzio”
Maria è Madre perché mette in luce il Figlio, “senza occuparne il posto”, prosegue Francesco, e farà lo stesso anche nel momento buio della croce. Padre David Maria Turoldo, poeta del Novecento, ha definito la Vergine “cattedrale del silenzio” dove Dio e l’umanità possono incontrarsi. Una bella immagine, commenta il Papa e prosegue:
Ma anche le nostre mamme, con la loro cura nascosta, con la loro premura, sono spesso magnifiche cattedrali del silenzio. Ci mettono al mondo e poi continuano a seguirci, tante volte inosservate, perché noi possiamo crescere. Ricordiamoci questo: l’amore non soffoca mai, l’amore fa spazio all’altro. L’amore ci fa crescere.
La pace minacciata dalla sete di potere
Guardiamo alle madri, sottolinea il Papa, per imparare da loro l’amore “che sa far spazio all’altro”, che lo rispetta “rigettando ogni forma di possesso, sopraffazione e violenza”. “C’è tanto bisogno di questo oggi, tanto!”, afferma e poi ricorda un brano del Messaggio per la Giornata Mondiale della Pace che si celebra oggi:
“La libertà e la convivenza pacifica sono minacciate quando gli esseri umani cedono alla tentazione dell’egoismo, dell’interesse personale, della brama di profitto e della sete di potere”. L’amore, invece, è fatto di rispetto e gentilezza.
Che nel nuovo anno possiamo crescere in questo amore mite che genera vita, conclude il Papa, per “aprire nel mondo sentieri di pace e di riconciliazione”.
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