Foggia, morto per un intervento alla colecisti a 47 anni: l’assurda fine di Dario D’Alessandro

Aperta un’inchiesta sul decesso del 47enne, che non aveva apparenti problemi di salute. Sequestrata la cartella clinica e disposta l’autopsia

di Luca Pernice

Stava subendo un intervento chirurgico programmato della rimozione della colecisti quando avrebbe avuto delle complicanze che lo hanno portato alla morte. È ancora avvolto nel mistero il caso della morte di Dario D’Alessandro, un dirigente di banca di Foggia di 47 annideceduto due giorni fa nel reparto di Chirurgia generale universitaria del Policlinico Riuniti. Dopo la morte dell’uomo i suoi familiari hanno denunciato l’accaduto alla polizia e alla procura che ha aperto una inchiesta. Gli inquirenti, subito dopo la denuncia, hanno sequestrato le cartelle cliniche e disposto l’autopsia sul corpo del bancario per accertare le cause del decesso. Il Policlinico foggiano sta effettuando accertamenti per approfondire quanto accaduto. La direzione sanitaria sta, anche, verificando la piena adesione ai protocolli aziendali di riduzione del rischio clinico.

La ricerca della verità

«Attendiamo di leggere le cartelle cliniche che sono state sequestrate per capire cosa possa essere accaduto all’interno della sala operatoria e, soprattutto, aspettiamo gli esiti dell’autopsia che ci darà risposte importanti», è il commento dell’avvocato Savino Lacerenza, legale della famiglia della vittima. Quarantasette anni, dirigente di banca, Dario D’Alessandro non era sposato e non aveva figli e, stando a quanto risulta, era una persona in salute. L’altro pomeriggio, si era recato in ospedale, come da programma, per il ricovero e per essere sottoposto alla rimozione della colecisti con la laparoscopia, un intervento chirurgico mini-invasivo che viene effettuato in anestesia generale e ha una durata variabile tra i 30 e i 60 minuti.

La tecnica operatoria

Una tecnica che permette un recupero post-operatorio molto rapido rispetto alla chirurgia tradizionale, con una degenza spesso anche di una sola notte. L’intervento di rimozione della colecisti con la laparoscopia è generalmente considerato sicuro ma, come per qualsiasi tipo di intervento chirurgico, esiste il rischio di complicanze come emorragie, infezioni della ferita e anche reazioni avverse all’anestesia. Ed è proprio questo che dovrà chiarire l’autopsia disposta dalla procura foggiana: capire cosa sia successo.
«Al momento – chiarisce ancora l’avvocato Lacerenza – non possiamo fare alcuna ipotesi. Attendiamo gli esiti degli accertamenti disposti dalla magistratura, a cui abbiamo fornito la nostra piena collaborazione, per comprendere cosa sia accaduto davvero in quella sala operatoria e le cause del decesso».

 

 

FONTE: CORRIERE DEL MEZZOGIORNO

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