di Redazione
PESCARA – La riuscita del Piano di Ripresa e Resilienza (Pnrr) da parte dell’Italia si configura non solo come un obiettivo nazionale di primaria importanza ma anche come una potenziale pietra miliare per l’intera Unione Europea. Raffaele Fitto, Ministro per gli Affari Europei, le Politiche di Coesione e il Pnrr, ha enfatizzato l’importanza di questo successo durante la Conferenza Programmatica di Fratelli d’Italia, denominata “L’Italia cambia l’Europa”, che si sta tenendo a Pescara.
Fitto ha sottolineato il ruolo cruciale dell’Italia nel prendere integralmente la sua quota di debito, affermando: “Il tema dell’indebitamento comune a livello europeo è presente, ma non dimentichiamo che l’Italia scelse di prendere al 100 per cento la sua quota di debito”. Questa scelta, sebbene audace, ha delineato un percorso verso la credibilità dello strumento, secondo il Ministro. “Noi abbiamo un piano di questa dimensione perché l’Italia scelse di prendere 122 miliardi di euro a debito”, ha precisato.
Tuttavia, Fitto ha sottolineato che la credibilità non è garantita automaticamente, ma è strettamente connessa alla qualità delle spese previste nel Piano. “Su questo tema si gioca la credibilità di un Paese”, ha dichiarato Fitto, indicando che dimostrare la qualità degli investimenti e delle riforme proposte sarà fondamentale per ottenere l’approvazione e la fiducia sia a livello nazionale che europeo.
Fitto ha evidenziato la profonda revisione del Pnrr come una dimostrazione tangibile dell’impegno italiano verso il successo e la credibilità dello strumento. “Il Pnrr era quello che non si poteva toccare, non si poteva modificare”, ha affermato, sottolineando il coraggio del governo nel rivedere e migliorare il piano per renderlo effettivamente attuabile. Questo, secondo Fitto, rappresenta un importante passo avanti nell’apertura al dialogo con le istituzioni europee e gli altri Stati membri riguardo all’indebitamento comune e agli obiettivi condivisi.
Inoltre, Fitto ha sottolineato che la credibilità non è solo una questione di finanza ma anche di governance e capacità di incidere sugli affari che richiedono intervento. Ha citato la revisione del Pnrr, la riforma del Fondo di Sviluppo e Coesione e la riforma della politica di coesione come esempi tangibili dell’impegno del governo italiano verso un processo di modernizzazione e investimento corretto nel contesto europeo.
Fitto, in conclusione, ha sottolineato l’importanza di questo momento storico per l’Italia e per l’Europa, evidenziando che il successo del Pnrr italiano potrebbe fungere da modello per l’Unione Europea. Tuttavia, ha sottolineato che questo successo dipenderà dalla dimostrazione della qualità delle spese e degli interventi proposti, così come dalla capacità dell’Italia di assumere un ruolo guida nel processo di ammodernamento europeo.
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