Dal 31 dicembre 2023 per il gas e dal 10 gennaio 2024 per la luce, cosa cambierà e cosa aspettarsi
di Redazione
Si avvicina la fine di un’era energetica per le famiglie italiane con il termine della cosiddetta “maggior tutela” delle bollette, fissato al 31 dicembre 2023 per il gas e al 10 gennaio 2024 per l’energia elettrica. Tuttavia, possibili rinvii, seppur discussi, non sembrano al momento probabili. Questo segna una trasformazione nell’approccio al mercato dell’energia, con la transizione dalla tutela regolamentata all’apertura al mercato libero.
Le lettere inviate dalle aziende energetiche ai circa tre milioni di clienti del gas e cinque milioni di clienti dell’energia elettrica, non vulnerabili e attualmente beneficiari della maggior tutela, stanno avvisando dei cambiamenti imminenti. Ma cosa significa concretamente per i consumatori e quali sono le opzioni disponibili?
Per coloro che non compiono una scelta attiva di passare al mercato libero, si prospetta l’ingresso automatico nel cosiddetto “Servizio a tutele graduali” (Stg). Questo regime, della durata di tre anni, stabilirà le tariffe in base al prezzo unico nazionale dell’energia, noto come Pun. Le condizioni contrattuali saranno simili alle offerte “Placet”, definite dall’Autorità di Regolamentazione per Energia Reti e Ambiente (Arera), garantendo un livello di tutela.
Il passaggio concreto al Servizio a tutele graduali avverrà il primo aprile 2024, e le aste competitive previste a dicembre determineranno i fornitori che subentreranno a quelli attuali. Questo processo è cruciale, poiché la competitività delle aste influirà sulla convenienza economica per i consumatori.
Per quanto riguarda l’energia elettrica, sono considerati vulnerabili coloro che hanno più di 75 anni, si trovano in condizioni economicamente svantaggiate, hanno gravi problemi di salute, sono disabili, risiedono in strutture abitative di emergenza a seguito di eventi calamitosi o vivono in isole minori non interconnesse.
Le gare per i clienti del regime tutelato sono programmate per l’11 dicembre, con la competizione basata sul prezzo di commercializzazione. I clienti usciti dalla tutela saranno suddivisi in aree, e il tetto massimo assegnabile a un singolo operatore sarà circa il 30% delle aree.
Per quanto riguarda il gas, la tutela per i non vulnerabili terminerà il primo gennaio 2024. Coloro che non scelgono un contratto sul mercato libero saranno automaticamente inseriti nella modalità “Placet Del. 100” dal primo gennaio 2024. Questa modalità, simile all’attuale tutela, prevede un prezzo fisso stabilito dal fornitore, una componente legata ai consumi e altre componenti regolate dall’Arera.
Dopo un anno, dal 1 gennaio 2025, si passerà automaticamente alla modalità “Placet ordinaria”, con prezzi determinati dal venditore. È possibile scegliere liberamente un contratto dal mercato libero in qualsiasi momento.
Le associazioni dei consumatori, il ministro Gilberto Pichetto Fratin e alcune forze politiche stanno chiedendo un possibile rinvio della fine della tutela, considerando gli attuali prezzi energetici instabili e alti sui mercati all’ingrosso. Tuttavia, al momento, sembra che le richieste di proroga possano incontrare resistenza.
La fine della tutela è legata a una pressione da parte dell’Unione Europea, e anche se sono state discusse possibili proroghe, i dialoghi con Bruxelles e gli impegni presi per ottenere i finanziamenti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) sembrano aver complicato una possibile estensione.
Il panorama delle bollette energetiche in Italia si sta evolvendo, e i consumatori sono chiamati a valutare le opzioni disponibili per garantire un accesso efficiente e conveniente all’energia. Con le prospettive di un mercato più aperto, la scelta consapevole diventa ancora più importante per garantire tariffe e condizioni contrattuali vantaggiose.
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