Festa Dortmund in una gara-show! Il Borussia ne fa quattro all’Atletico e lo elimina

Simeone fuori, i tedeschi sfideranno il Psg. Gialloneri avanti 2-0 all’intervallo, poi un autorete e Correa illudono gli spagnoli prima delle reti di Fullkrug e Sabitzer

Elmar Bergonzini
Un’impresa. Il Borussia Dortmund torna in semifinale di Champions League undici anni dopo l’ultima volta. Nel 2013 ci arrivò segnando due gol nei minuti di recupero con il Malaga. Questa volta ce la fa realizzando di nuovo due reti in tre minuti (fra il 71′ e il 74′), contro un’altra spagnola. L’Atletico Madrid viene battuto 4-2 e, dopo il 2-1 dell’andata, viene eliminato. Decisivi, fra i tedeschi, i gol di Brandt (34′), Maatsen (39′), Fullkrug (71′) e Sabitzer (74′). Inutili così le reti degli spagnoli che con l’autogol di Hummels (49′) e l’acuto di Correa (64′) avevano rimontato dal 2-0 al 2-2. Al Dortmund, che in questa edizione della Champions in casa è rimasto imbattuto anche con Milan, Psg, Newcastle e Psv, riesce l’ennesima impresa stagionale. In semifinale di nuovo la sfida col Psg.

BORUSSIA-ATLETICO, PRIMO TEMPO 

Privo di Malen, Terzic decide di dare un’opportunità ad Adeyemi dall’inizio. La punta del 4-2-3-1 dei gialloneri è Fullkrug, a secco da due mesi esatti e 9 incontri. Simeone risponde con il 3-5-2, con i soliti Morata e Griezmann in attacco. Il Dortmund, che nella gara d’andata si è fatto intimidire dall’Atletico nella prima parte di gara, di fronte al proprio pubblico parte forte e si dimostra determinato a ribaltare il risultato dell’andata: al 4′ Sabitzer, servito da Adeyemi, spreca una clamorosa palla gol dimenticandosi di calciare. I ritmi sono altissimi e al 5′ è Morata, con un tocco morbido, a mandare la palla al lato di poco. Il Dortmund, di minuto in minuto, diventa sempre più aggressivo e schiaccia l’Atletico che si rende pericoloso solo al 32′, quando Hummels, sbagliando un passaggio, mette di fatto Griezmann in porta, col francese che però, sorpreso dall’errore dell’avversario, non è sufficientemente reattivo. Al 34′ il vantaggio del Borussia: servito da Hummels e liberatosi dell’ex Witsel, è Brandt a sorprendere Oblak, che nell’occasione non fa bella figura. I padroni di casa continuano a spingere e al 39′ trovano perfino il raddoppio: è Maatsen, questa volta, a battere Oblak con una conclusione precisissima.

Dortmund's German defender #15 Mats Hummels celebrates with team after winning the UEFA Champions League quarter-final second leg football match between Borussia Dortmund and Atletico Madrid in Dortmund, western Germany on April 16, 2024. (Photo by INA FASSBENDER / AFP)

BORUSSIA-ATLETICO, SECONDO TEMPO 

Simeone, scontento della passività dei suoi, prova a dare una scossa tirando fuori Morata e Molina e inserendo Correa e Barrios. I cambi, effettivamente, sembrano dare l’effetto sperato: Correa è vivace e ispirato e mette in seria difficoltà la difesa del Dortmund che capitola al 49′ e al 64′: prima è Hummels, su azione d’angolo, a buttarsi la palla in porta da solo con un intervento scomposto successivo a un colpo di testa di Hermoso. Passa un quarto d’ora e Correa, che cinque minuti prima aveva sprecato una grande occasione, segna il 2-2: l’argentino sfonda sulla destra, serve Riquelme al centro il cui tiro viene però respinto. Il rimpallo favorisce proprio Correa che fulmina Kobel. Nel momento più difficile il Dortmund trova la forza di reagire: al 71′ è Sabitzer a pescare Fullkrug nel cuore dell’area; l’attaccante, di testa, fa 3-2 e spezza il digiuno. Passano tre minuti e arriva perfino il 4-2: Fullkrug viene chiuso in area ma il rimpallo attiva Sabitzer che, di sinistro, cala il poker. L’Atletico, sorprendentemente, non riesce a reagire e aspetta, passivamente, che la partita finisca. Il Dortmund gestisce il vantaggio e ritorna in semifinale per la prima volta dai tempi di Klopp.

FONTE: GAZZETTA DELLO SPORT

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