Elezioni in Venezuela: Maduro proclamato vincitore, l’opposizione: «Non è vero, abbiamo vinto noi»

Ancora mancano i dati, dall’opposizione proteste e denunce di ritardi nello scrutinio e irregolarità

di Paolo Foschi e Sara Gandolfi

Nicolas Maduro è stato dichiarato vincitore delle elezioni in Venezuela, ma le opposizioni denunciano brogli. Secondo i primi dati annunciati dal Consiglio elettorale, il presidente uscente avrebbe ottenuto il 51,2 % dei voti, contro il 44,2% attribuito a Gonzalez Urrutia (con l’80 per cento delle schede scrutinate). L’affluenza è stata del 59%. L’opposizione grida alla frode: «Abbiamo vinto noi e lo sa tutto il mondo», hanno detto in una conferenza stampa congiunta il candidato della Piattaforma democratica e Maria Corina Machado, leader del fronte oppositore che era stata dichiarata ineleggibile dal regime. Quasi immediata anche la reazione degli Usa.  Antony Blinken, segretario di Stato, ha espresso «seri dubbi» che i risultati rappresentino la volontà del popolo».

«Non ci sono riusciti con le sanzioni, con l’aggressione, con la minaccia.
Non ce l’hanno fatta ora e non ce la faranno mai con la dignità del popolo del Venezuela. Il fascismo in Venezuela, la terra di Bolivar e Chavez, non passerà». Queste le prime parole del presidente Nicolas Maduro, che sta festeggiando con migliaia di supporter che si sono concentrati davanti al Palazzo Miraflores. «Chavez vive. Chavez questo trionfo è tuo», ha poi aggiunto ricordando che ieri, nel giorno delle elezioni, era il suo settantesimo compleanno.

Qualche ora più tardi, è comparsa davanti ai giornalisti la leader del fronte oppositore Maria Corina Machado, che non aveva potuto candidarsi alle elezioni, contestando il risultato ufficiale: «Abbiamo un nuovo presidente ed è Edmundo Gonzalez Urrutia. Abbiamo vinto in tutti i settori e in tutti gli stati del Paese. Sappiamo cosa è successo», ha denunciato Machado, assicurando che l’opposizione farà in modo che tutti i voti siano conteggiati. «Lo sappiamo tutti noi venezuelani con la speranza di una transizione pacifica e oggi li abbiamo sconfitti con i voti di tutti» ha dichiarato la leader del partito Vente Venezuela, esortando le forze armate a rispettare la sovranità popolare. «Non accetteremo che difendere la verità sia considerato violenza, la vera violenza è oltraggiare la verità».

«Abbiamo subito un attacco massivo hacker al centro del Consiglio elettorale ha aggiunto Maduro -. Sappiamo chi lo ha fatto. Lo hanno fatto perché volevano impedire che il popolo  del Venezuela avesse il suo risultato ufficiale. Per poter gridare quello che avevano preparato, `gridare alla frode´. Gente brutta, brutti, la gente bella è qui con me. Questo film lo abbiamo già visto» con Capriles, ci furono morti per colpa loro ma «non permetteremo che scatenino la violenza. Ha prevalso la voce della pace.
Non lasciatevi attrarre dalla violenza».

L’ex deputata della Plataforma unitaria democraítica, Delsa Solarzano, prima ancora dell’annuncio della vittoria di Maduro, aveva già denunciato al Consiglio elettorale irregolarità nello scrutinio. «Lo denuncio con le prove in mano – ha affermato -. Stanno ritardando la trasmissione dei dati al centro di computazione e la pubblicazione dei verbali. C’è un numero significativo di seggi elettorali da cui vengono allontanati i nostri testimoni e altri in cui si rifiutano di trasmettere i risultati della scheda di conteggio».
«Ma con i risultati che abbiamo – ha aggiunto – possiamo dire di sapere cosa sta accadendo nel Paese».

Il ministro degli Esteri peruviano, Javier Gonza’lez-Olaechea, ha assicurato che il suo Paese «non accetterà la violazione della volontà del popolo venezuelano». La dichiarazione è arrivata pochi minuti dopo l’annuncio della vittoria di Maduro. «Condanniamo in tutti i suoi estremi l’insieme delle irregolarità a scopo di frode da parte del governo del Venezuela. Il Perù non accetterà la violazione della volontà popolare del popolo venezuelano», ha pubblicato Gonza’lez-Olaechea sul social network X.

… in aggiornamento…

 

 

fonte: CORRIERE DELLA SERA

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