È finita la latitanza di Giacomo Bozzoli. si nascondeva in un cassettone

FOTO fanpage.it
Manuela D’Alessandro
omicidio bozzoli arrestato nipote giacomo in villa di soiano

AGI – È finito nel cassettone di un letto matrimoniale nella casa di Soiano del Lago il tentativo di fuga dall’ergastolo di Giacomo Bozzoli. Undici giorni di ricerche, ipotesi di disparate rotte geografiche, anche esotiche, e complicità più o meno fantasiose (si vedrà), per l’epilogo che arriva proprio dove questa storia era iniziata quando, il primo luglio, i carabinieri avevano bussato alla porta della bella dimora sul Garda per eseguire l’ordine di carcerazione firmato dalla Procura in esecuzione della sentenza della Cassazione.

Giacomo, giudicato colpevole di avere ucciso lo zio Mario bruciandone il cadavere in fonderia, non c’era ed erano spariti anche la compagna Antonella e il figlio di nove anni. “Era in Italia da 24 ore abbondanti – ha spiegato dopo la cattura il procuratore di Brescia, Francesco Prete -. È partito dalla Spagna due-tre giorni dopo la moglie e il figlio per rientrare passando dalla Francia a bordo di una o più auto prese a noleggio”.

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