Cozze alla diossina nei ristoranti di Taranto, 19 indagati

di Domenico Palmiotti

TARANTO – Diciannove indagati a Taranto per il commercio di cozze nere inquinate, soprattutto dalle diossine. Il pubblico ministero Francesco Ciardo ha chiuso le indagini e formalizzato il relativo avviso. In 6 rispondono di associazione a delinquere. Tra gli indagati ci sono mitilicoltori, commercianti e ristoratori. Questi ultimi sia del capoluogo che dei centri del Tarantino.

Le cozze sono il prodotto di punta dell’economia ittica locale e la Procura contesta la provenienza dalla foce del fiume Galeso, alle porte di Taranto, delle cozze inquinate e quindi dannose per la salute pubblica. I mitili erano infatti allevati in acque interdette che fanno parte dell’area denominata primo seno del Mar Piccolo, un mare interno dove le autorità sanitarie e l’Arpa, l’Agenzia per l’ambiente della Regione Puglia, hanno verificato la presenza di inquinanti come pcb (sigla di policlorobifenili) e diossine.

 

FONTE: AGI

Be the first to comment on "Cozze alla diossina nei ristoranti di Taranto, 19 indagati"

Leave a comment